‘Ndrangheta, catturato in un casolare Carmine Alvaro

L'uomo, 32 anni, era latitante dal 2016, quando sfuggì a un fermo della Dda per traffico di droga aggravato da metodo mafioso. E' nipote omonimo del boss della cosca Alvaro-Macrì-Violi

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)
Carmine Alvaro classe 1985
Carmine Alvaro, classe 1985

I carabinieri della compagnia di Palmi e i colleghi dello squadrone cacciatori hanno rintracciato e arrestato stanotte Carmine Alvaro, di 32 anni, ricercato dal 2016 a seguito di un decreto di fermo emesso dalla Dda di Reggio Calabria per traffico di stupefacenti aggravato dalle finalità mafiose assieme ad altri due soggetti catturati nei mesi scorsi.

I militari dell’Arma, sulle tracce dell’uomo da alcuni mesi, hanno individuato nei giorni scorsi il casolare dove si nascondeva e nelle prime ore della notte, dopo aver cinturato l’intera area, hanno fatto scattare il blitz sorprendendo Alvaro nell’abitazione, dove si era sistemato per la notte. L’uomo, all’apertura della porta, è stato subito bloccato e dichiarato in stato di arresto.

L’uomo è uno dei nipoti del più noto e omonimo Carmine Alvaro, classe ’53, detto “U cuvertuni”, noto alle cronache per il ruolo di spicco nella cosca Alvaro-Macrì-Violi, emerso nell’ambito di numerose indagini coordinate dalla Dda reggina, tanto da scontare la condanna per associazione per delinquere di stampo mafioso in regime di 41 bis.