‘Ndrangheta, sequestrati beni per mezzo milione a fiancheggiatore cosca

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

Guardia di finanza CatanzaroLa Guardia di finanza di Lamezia Terme ha sequestrato beni per quasi mezzo milione di euro a Vincenzo Torcasio, alias “u Niuru”, ritenuto dapprima affiliato alla cosca di ‘ndrangheta lametina Cerra-Torcasio-Gualtieri e, successivamente, fiancheggiatore della cosca Giampà.

Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Catanzaro su richiesta della DDA di Catanzaro. Le indagini svolte dai finanzieri, spiega una nota della distrettuale, hanno consentito di delineare “la spiccata pericolosità sociale” dell’uomo – già sottoposto in precedenza alla sorveglianza speciale – “e la dedizione, dello stesso, al compimento di gravi reati, dei cui proventi egli ed i suoi familiari hanno vissuto abitualmente, in modo agiato, per anni”.

I finanzieri, per poter dimostrare il patrimonio illecito accumulato hanno ricostruito la posizione reddituale di Torcasio, dei suoi familiari conviventi, nonché della sua famiglia d’origine, a partire dal 1990, per poter poi determinare una sproporzione dei redditi leciti dichiarati con il tenore di vita dell’indagato.

La misura ha riguardato beni immobili la cui stima si attesta, per un valore complessivo, di circa 495.000 euro. Nello specifico sono stati sottoposti a sequestro un terreno, formalmente intestato ad un terzo soggetto, ubicato a Lamezia Terme, con annessi fabbricati costituiti da un edificio di tre piani adibito ad abitazione principale del nucleo familiare di Vincenzo Torcasio e dei suoi figli; un fabbricato ad un piano adibito ad abitazione principale dei congiunti e una depandance adibita a “ricovero attrezzi”.