Con l’auto fuori strada sulla 106, muoiono due giovani

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

Due giovani di 29 anni, Davide e Gabriele Origlia, cugini ed entrambi di Roccella Ionica, sono deceduti nella tarda serata di ieri dopo che l’automobile sulla quale viaggiavano, per cause in corso d’accertamento, è finita fuori strada. L’incidente è avvenuto nel territorio di San Sostene, nel Soveratese.

La vettura a bordo della quale si trovavano i due giovani (una Peugeot 207), dopo essere uscita dalla sede stradale, si è ribaltata. I due giovani sono morti sul colpo.

Sul posto è intervenuta una squadra di vigili del fuoco del distaccamento di Soverato del Comando provinciale di Catanzaro. Le indagini per accertare la dinamica dell’incidente sono state avviate dai carabinieri.

Davide e Gabriele Origlia sono rispettivamente la quarta e la quinta vittima sulla Statale 106 nel 2022 dopo Luca Laudone di 19 anni, deceduto in uno scontro a Corigliano-Rossano e Pasquale Varano di 74 anni deceduto a seguito di uno scontro a Sant’Andrea Apostolo dello Ionio, entrambi il 10 gennaio scorso e Aurelio Giorgi di 47 anni deceduto a seguito di uno scontro a Riace (RC), lo scorso 11 gennaio.

«La morte di questi due giovani ragazzi – dichiara Leonardo Caligiuri, presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – è dolorosissima. Perché allunga il triste elenco delle vittime della Statale 106 in Calabria e poi, soprattutto, perché con loro muore, giorno dopo giorno, la speranza di veder cambiare qualcosa. Spiace dover constatare – va avanti il presidente Caligiuri – che ancora oggi si sentono politici parlare del Ponte sullo Stretto quanto, invece, sulla costa jonica calabrese abbiamo una urgenza infrastrutturale che riguarda la vita di migliaia e migliaia di cittadini che meritano una mobilità sicura, dignitosa e, soprattutto, degna di un paese Civile».

«Questa è una strage di stato – continua Leonardo Caligiuri – che non può non rimanere sulla coscienza di chi può e deve iniziare immediatamente a mettere in sicurezza la strada Statale 106 con interventi straordinari in attesa che possa essere finanziato un progetto di ammodernamento dell’intera arteria che la Calabria attende ormai da oltre un secolo».

«A nome dell’intera O.d.V. – conclude il Presidente Leonardo Caligiuri – voglio esprimere il più sincero e profondo cordoglio alle faglie Origlia a cui ci stringiamo con un abbraccio ideale».