Discariche abusive, sequestri e denunce in Calabria

Carlomagno

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Discariche abusive di rifiuti speciali pericolosi, fabbricati industriali, un’autocarrozzeria e impianti di lavaggio tutti del valore complessivo di circa 4 milioni di euro sono stati sequestrati dai finanzieri del Gruppo di Lamezia Terme e dai militari del Nucleo operativo di Polizia ambientale della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia nel corso di un’operazione di di servizio in materia di polizia ambientale.

In particolare nel corso di specifica attività finalizzata al controllo e monitoraggio dell’ambiente e dei fenomeni inquinanti, svolta sotto la direzione e il coordinamento della Procura di Lamezia Terme, sono state individuate e sottoposte a controllo diverse aziende operanti nell’hinterland lametino specializzate nella demolizione autoveicoli e commercio di pezzi di ricambi usati di veicoli a motore, nelle riparazioni meccaniche e di carrozzerie di autoveicoli e nel lavaggio di veicoli commerciali.

Le verifiche, eseguite con l’ausilio del personale tecnico dell’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente della Regione Calabria (Arpacal), hanno consentito di accertare un’illecita gestione di rifiuti pericolosi creata ad hoc per incrementare i profitti attraverso il contenimento fraudolento dei costi di smaltimento e realizzando delle vere proprie discariche abusive a cielo aperto dove sono state abbandonate enormi quantità di rifiuti speciali pericolosi, con compromissione delle matrici ambientali suolo ed acqua e costituendo un potenziale pericolo per la salute pubblica.

I rifiuti miscelati tra loro e depositati senza alcuna protezione sono risultati esposti agli agenti atmosferici, con la conseguenza che il percolato prodotto dal dilavamento è stato assorbito direttamente dal terreno inquinando le falde acquifere presenti.

Le indagini hanno consentito di accertare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico degli amministratori delle società ed imprese individuali controllate, per reati ambientale e violazioni alla normativa urbanistica. Inoltre, durante i controlli, sono stati scoperti diversi lavoratori impiegati in nero e violazioni di natura previdenziale e fiscale.

Nel corso delle operazioni sono stati sequestrati un impianto di lavaggio, un capannone industriale, un’autocarrozzeria abusiva e di tre aree adibite a discariche abusive della superficie complessiva di oltre 12 mila metri quadri.