Strage nel Raganello, Facciolla annuncia sviluppi e nuovi indagati

Carlomagno

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Eugenio Facciolla Raganello
Il procuratore di Castrovillari, Eugenio Facciolla

Ci saranno nuovi indagati per la strage nelle gole del Raganello dove lo scorso 20 agosto la piena nell’omonimo torrente ha provocato la morte di nove escursionisti e della guida. Lo ha detto il procuratore capo della Repubblica di Castrovillari Eugenio Facciolla anticipando che “a giorni i consulenti depositeranno le risultanze dei rilievi effettuati e che dunque ci saranno “cose interessanti” sul fronte delle indagini.

“I rilievi nelle gole – ha detto il magistrato – sono praticamente terminati e nel giro di una ventina di giorni dovremmo avere l’elaborato, diciamo entro fine novembre. Stiamo cercando di scandagliare le responsabilità di ognuno e anche riguardo a qualcuno che, in prima battuta, non avevamo individuato”.

“Ritengo quindi che ci saranno nuovi indagati. Ci sono competenze estese e stiamo cercando di fare chiarezza”. Al momento sono sette le persone già iscritte nel registro degli indagati all’indomani della tragedia.

Gli indagati sono, al momento, i sindaci dei comuni del Cosentino in cui ricade l’area naturalistica, vale a dire Civita, San Lorenzo Bellizzi e Cerchiara di Calabria, rispettivamente Alessandro Tocci, Antonio Cersosimo e Antonio Carlomagno; il presidente del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, il dirigente dell’ufficio Biodiversità dei Carabinieri Forestali, Gaetano Gorpia, e le guide escursionistiche Giovanni Vancieri e Marco Massaro.

Le accuse riguardano la mancata applicazione delle misure e degli interventi preventivi che avrebbero potuto evitare la tragedia. I reati ipotizzati sono omicidio colposo e lesioni colpose, inondazione colposa ed omissione di atti d’ufficio.