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Si è costituito ai carabinieri di Torino il presunto autore del ferimento di un uomo incensurato di 35 anni lo scorso 27 agosto scorso nello scalo di Corigliano Calabro. L’uomo era ricercato dai militari che dopo il fatto di sangue lo avevano identificato.
In particolare, le indagini condotte fin dai primi minuti dai Carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro, con il coordinamento del pubblico ministero della Procura della Repubblica di Castrovillari, Angela Continisio, avevano permesso una ricostruzione molto dettagliata dell’evoluzione dei fatti precedenti alla esplosione dei colpi di arma da fuoco, grazie alle numerose testimonianze oculari ed alle immagini di video sorveglianza acquisite.
Il responsabile, di cui non sono state rese note le generalità, era stato identificato già poche ore dopo il fatto, mentre l’autovettura su cui era scappato, era stata ritrovata dai Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile ausonico nel pomeriggio della stessa giornata, nascosta in una auto-carrozzeria di Corigliano ed in fase di riparazione dei danni subiti.
L’indagato unitamente alla moglie si erano resi irreperibili sul territorio comunale e ciò aveva spinto gli inquirenti ad allargare le indagini a “360°”.
Sentitosi fortemente braccato, l’uomo decideva di presentarsi dai Carabinieri della Compagnia di Torino-Moncalieri per rendere spontanee dichiarazioni, nella cui sede veniva eseguito il decreto di fermo di indiziato di delitto del pubblico ministero, sussistendo evidenti esigenze cautelari determinate dalla gravità dei fatti per cui si procede e dalla pericolosità del soggetto, nonché un evidente pericolo di fuga, sostanziato dal fatto che l’uomo in poche ore era riuscito già a recarsi fuori dal territorio calabrese.
Non si conosce al momento il movente del ferimento. Continuano le indagini dei Carabinieri volte a scoprire tutti i particolari della vicenda e le eventuali responsabilità penali del ferito o di altri soggetti coinvolti.