Viaggiava in auto con 10 chili di cocaina, arrestato “corriere” calabrese

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

Dieci chili di cocaina sono stati scoperti dai finanzieri di Castrovillari durante un ordinario controllo del territorio. Le Fiamme gialle cosentine in perlustrazione sull’Autostrada A2, nei pressi dell’area di sosta Salso est, hanno fermato un’auto condotta da un 25enne calabrese che alla vista dei militari, aveva cercato invano di nascondersi dietro un furgone in marcia davanti a lui ma è stato bloccato.

Nel corso dei controlli, il conducente del mezzo ha mostrato evidenti segnali di nervosismo ed enorme difficoltà a spiegare la destinazione e le motivazioni del viaggio.

Per tale ragione, i Finanzieri decidevano di procedere per una perquisizione personale e del mezzo, anche con l’ausilio di una unità cinofila, a seguito della quale venivano rinvenuti, occultati all’interno di un doppiofondo ricavato nell’abitacolo del veicolo, 10 panetti avvolti da nastro adesivo trasparente, sottovuoto, contenenti della sostanza polverosa bianca che dal controllo effettuato è risultata essere cocaina. L’ingente quantitativo di stupefacente, nelle piazze di spaccio, avrebbe fruttato più di un milione di euro.

Il conducente del veicolo è stato quindi arrestato per detenzione illecita di sostanze stupefacenti e, su disposizione del pm di turno della Procura di Castrovillari, veniva associato presso la locale casa circondariale a disposizione dell’autorità giudiziaria inquirente.