Omicidio nel centro Cosenza, donna uccide a coltellate un 75enne

Il fatto è successo in Via Monte Grappa. Tiziana Mirabelli, di 47 anni, avrebbe ucciso Rocco Gioffrè con diversi fendenti all'addome e al torace, forse in seguito ad una aggressione. Sul fatto di sangue Indagano i carabinieri della Compagnia di Cosenza

Carlomagno

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Omicidio nel centro di Cosenza. Una donna cosentina di 47 anni, Tiziana Mirabelli ha ucciso a coltellate un uomo pensionato di 75 anni, Rocco Gioffrè, suo vicino di casa, probabilmente in seguito a un litigio degenerato nel sangue.

Il fatto è successo nella centrale Via Monte Grappa al civico 7, nell’abitazione della donna. Dalle prime informazioni, pare che l’omicidio sia stato commesso qualche giorno fa, forse venerdì o sabato mattina oppure prima, nel giorno di San Valentino, ma la notizia è trapelata solo oggi dopo che la donna si è costituita in caserma accompagnata da un legale, dove ha raccontato la sua versione dei fatti.

Sul caso indagano i carabinieri della Compagnia di Cosenza, congiuntamente alla Sezione rilievi del Nucleo investigativo. Non è ancora chiaro in che rapporti erano i due e quale sia stato effettivamente il movente del delitto. Sono in corso indagini, coordinate dalla procura bruzia.

Tiziana Mirabelli avrebbe riferito ai militari e alla pm di turno, dottoressa Maria Luigia D’Andrea, che la vittima l’avrebbe aggredita tentando un approccio e che in reazione la donna l’ha accoltellato. Un dettaglio, questo, su cui sono in corso riscontri. Gioffrè, originario di San Fili, ma che abitava nello stesso stabile della Mirabelli, sarebbe stato colpito con alcune coltellate all’addome e al petto. L’arma, un grosso coltello da cucina, è stata ritrovata dai militari intervenuti oggi dopo mezzogiorno.

Da quanto si apprende, la donna interrogata dagli inquirenti avrebbe reso una confessione che sembra non essere molto aderente ai primi riscontri. Finora la versione fornita è univoca, in quanto Gioffrè è deceduto e non può raccontare la sua. Inoltre non è chiaro perché Tiziana Mirabelli abbia raccontato del delitto dopo alcuni giorni dal fatto di sangue e non nell’immediatezza.

Non è dato sapere, ma ci sono motivi per credere che la donna dopo il delitto sia stata ospitata altrove. Pare infatti poco probabile che la Mirabelli abbia dormito per tre o più giorni accanto al cadavere, rinvenuto in una stanza da letto della presunta omicida. Per risalire a data e ora del decesso la procura bruzia ha disposto l’autopsia, da cui emergerà anche il numero di coltellate sferrate dalla Mirabelli a Gioffé.

Sul fatto c’è il massimo riserbo da parte degli investigatori. La donna è ancora sotto interrogatorio nella caserma dei carabinieri di Cosenza. Al termine sarà emesso un decreto di fermo a carico di Tiziana Mirabelli, cui viene contestato il reato di omicidio.

Espletate le formalità di rito, la donna dovrebbe essere tradotta presso il carcere femminile di Castrovillari a disposizione del giudice che potrà convalidare il fermo con l’emissione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere.