Blitz antidroga a Cosenza, 15 arresti e cinque obblighi

Carlomagno

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questura di cosenza

La Polizia di Stato di Cosenza, su disposizione della locale Procura della Repubblica, ha eseguito stamane 20 ordinanze di misure cautelari (5 in carcere, 10 agli arresti domiciliari e 5 con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) nei confronti di altrettanti indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di detenzione ai fini di spaccio di droga, tra cocaina, hashish e marijuana, estorsione come conseguenza dell’attività di spaccio e detenzione abusiva di armi.

L’operazione, in codice “Pressing”, è l’epilogo di un’intensa attività investigativa svolta dalla Squadra mobile cosentina, che ha consentito di cristallizzare una diffusa operatività degli indagati che, in un periodo di circa 12 mesi, avrebbero posto in essere un sistematico smercio di sostanze stupefacenti a Cosenza e nel suo hinterland. La continuità e la costanza nelle attività di spaccio, per i complessivi 30 indagati, emergono chiaramente da 200 capi d’imputazione formulati dalla Procura bruzia e validati dal giudice per le indagini preliminari.

Le indagini, – spiega una nota della Questura cosentina – hanno consentito di individuare diverse piazze di spaccio in Cosenza, tra Via Popilia, Centro storico e Autostazione, talune connotate da alta densità criminale, altre frequentate da giovani e cittadini extracomunitari. L’inchiesta ha consentito, inoltre, di stabilire che gli indagati, organizzati in rete, erano pronti, alla bisogna, di rifornirsi di droga reciprocamente al fine di soddisfare le richieste della propria “clientela” ampiamente diversificata e di diversa estrazione sociale.

La capacità di alcuni indagati di attuare la propria forza intimidatrice al fine di recuperare i crediti derivanti dalla cessione di droga è emersa in tutta evidenza ed è perfino degenerata, in qualche occasione, in violente aggressioni fisiche. Le ripercussioni di detta attività estorsiva hanno visto coinvolti talvolta finanche i familiari degli assuntori, costretti a subìre, oltre al dramma dello stato di tossicodipendenza del proprio congiunto, anche quello della paura di conseguenze gravi derivanti dalle minacce a loro rivolte.

La pericolosità di alcuni indagati è stata altresì circostanziata dall’accertata detenzione e porto illegale di armi. Alcuni degli indagati, pur trovandosi agli arresti domiciliari, hanno continuato l’attività di spaccio avvalendosi anche del contributo di componenti il relativo nucleo familiare che, all’occorrenza, diventavano preziosi collaboratori nelle cessioni di droga e nel recupero crediti.

Nel corso delle attività d’indagine, a riscontro delle evidenze investigative, e a dimostrazione della capacità degli indagati di poter disporre di diversa tipologia e quantità di droga, sono stati effettuati diversi arresti e sequestri pari ad oltre 8 chilogrammi di marijuana, grammi 200 cocaina, 1,5 chilogrammi di hashish e diversa eroina.

Nel corso dell’esecuzione è stata sequestrata, a carico di alcuni degli indagati, modiche quantità di droga nonché materiale per la pesatura ed il confezionamento.

Per l’esecuzione delle misure cautelari sono stati impiegati circa 150 agenti, oltre che della Squadra mobile di Cosenza anche dei Commissariati distaccati di Corigliano-Rossano, Paola e Castrovillari nonché dei Reparti prevenzione crimine di Cosenza, Vibo Valentia e Siderno, delle unità cinofile della Questura vibonese e, infine, del Reparto Volo di Reggio Calabria.

“L’attività che si è appena conclusa – spiega ancora la nota della Polizia – costituisce l’ennesima evidenza ed il risultato della particolare attenzione della Procura di Cosenza, diretta dal Dr. Mario Spagnuolo, e del Questore Michele Spina, al recrudescente fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti in città”.