Archeologia, recuperati diversi reperti dai Carabinieri per la Tutela dei beni culturali

I Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Cosenza hanno presentato l’attività operativa del 2022

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza, hanno recentemente condotto, su tutto il territorio calabrese e nazionale, una serie di azioni investigative, che hanno consentito non solo il recupero di diversi reperti archeologici, frutto di scavi clandestini, ma anche il sequestro di numerosi beni d’antiquariato, tra cui importanti dipinti commercializzati in Calabria e provenienti da furti in abitazione consumati in tutta Italia, nonché di diverse opere d’arte contemporanea false.

Particolarmente significativa è risultata l’attività investigativa che ha portato al recupero di un dipinto raffigurante la Vergine con Bambino e Santa Lucia, realizzato nella prima metà del XIX secolo ed ascrivibile ad ignoto pittore campano.

L’opera, trafugata all’interno della Chiesa di San Pietro Apostolo di Valle di Maddaloni il 15 maggio 1993, è stata recuperata a Spinazzola (BT) in una abitazione privata, grazie alla quotidiana e incessante attività di indagine condotta dal Reparto specializzato dell’Arma, impegnato nella tutela del patrimonio culturale. Le indagini svolte, oltre ad assicurare il recupero ed a preservare l’integrità del dipinto, dal grande valore artistico e simbolico per la comunità religiosa di Valle di Maddaloni, hanno consentito di poter restituire il bene alla parrocchia di San Pietro Apostolo e San Pancrazio Martire,che lo custodirà e lo esporrà ai fedeli nel medesimo luogo dal quale venne rubato nel lontano 1993.

Il Nucleo di Cosenza ha proseguito, anche nel 2022,conuna incisiva attività di prevenzione che, associata ad una collaterale e costante attività repressiva, ha consentito di contrastare, in modo efficace, le varie forme di aggressioni criminali poste in atto nei confronti del patrimonio culturale locale regionale.

In merito alle attività condotte, si riportano, di seguito, i risultati ottenuti:
• 29 persone deferite in stato di libertà, alle Autorità Giudiziarie, di cui 3 per reati contro il paesaggio;
• 4 beni antiquariali recuperati;
• 116 reperti archeologici e paleontologici recuperati;
• 24 opere pittoriche false sequestrate;
• 4 reperti archeologici e paleontologici falsi sequestrati;
• 5 controlli di sicurezza a musei, biblioteche ed archivi, finalizzati a prevenire i reati di furto e danneggiamento;
• 77 controlli ad aree archeologiche finalizzati a prevenire le attività di scavo clandestino;
• 41 controlli ad aree paesaggistiche e monumentali finalizzati a prevenire abusi edilizi;
• 23 controlli ad attività antiquariali, fiere e mercatini di settore finalizzati a prevenire i reati di ricettazione e riciclaggio.