Col braccialetto elettronico arriva indisturbato in Calabria per molestare sua ex

Carlomagno

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E’ partito da Roma con il braccialetto elettronico per “evadere” e recarsi a Corigliano-Rossano al fine di perseguitare la sua ex compagna che aveva in passato maltrattata e per cui era stato arrestato dai carabinieri di Roma con l’accusa di stalking nei confronti di lei che conviveva con l’uomo molesto, un giovane extracomunitario, nella capitale. Costretta a partire per la Calabria, lei si sentiva più tranquilla, ma era solo una illusione.

La donna, aveva raggiunto Corigliano dove aveva preso una casa in affitto per sottrarsi alle violenze già subìte nella Città eterna, e le era stato consegnato anche un dispositivo elettronico che avrebbe dovuta avvisarla dei movimenti dell’uomo, ma l’aggeggio guarda caso era scarico per cui lo straniero ha evidentemente fiutato – non si sa come – che avrebbe potuto raggiungerla in Calabria, senza alcun rischio e senza che il dispositivo venisse rintracciato. Del resto i braccialetti elettronici hanno questo scopo. Se un tizio “evade” da un posto, tramite il Gps si viene subito individuati.

L’immigrato ha percorso circa 600 km indisturbato ed è riuscito ad arrivare in Calabria  addirittura sull’uscio di porta della donna, a Corigliano-Rossano, dove la signora doveva sentirsi protetta. “Scherzi” della tecnologia, è il caso di dire.

La donna vedendolo fuori casa ha capito il pericolo e, terrorizzata, ha allertato i carabinieri di Corigliano che sono subito accorsi in suo aiuto sorprendendo l’uomo, che aveva atteggiamenti violenti già registrati a Roma, e lo hanno arrestato traducendolo dritto in carcere a Castrovillari. Lo stalker dovrà rispondere di allontanamento dalla casa familiare,  divieto di avvicinamento alla ex convivente oltre altri reati.