Incassa “ristori” indebitamente, sequestro

Carlomagno

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Ha incassato oltre 60 mila euro di fondi statali destinati alle imprese in difficoltà dichiarando falsamente di avere subito un’ingente perdita di fatturato a causa della pandemia. I finanzieri del Comando provinciale di Crotone hanno proceduto al sequestro di beni e disponibilità finanziarie nei confronti di C.F., di 32 anni, imprenditore di Isola di Capo Rizzuto che è stato denunciato per indebita percezione di erogazioni in danno dello Stato.

Nell’ambito delle attività di contrasto ai tentativi di speculazione sulle forme di ristoro previste per le imprese e per le persone in difficoltà a causa della pandemia, i finanzieri hanno intensificato l’attività di controllo delle indennità e dei contributi erogati accertando che l’imprenditore, titolare di un bar, al fine di ottenere il contributo a fondo perduto, aveva dichiarato il falso.

La ricostruzione del reale volume d’affari dell’azienda ha consentito di appurare l’indebita percezione del contributo verificando, altresì, come il titolare dell’azienda, appena ricevuto il contributo di denaro pubblico, lo avesse immediatamente sperperato effettuando spese di carattere personale non correlate all’attività di impresa.

Non solo, le indagini finanziarie e gli accertamenti bancari condotti sui flussi finanziari dell’imprenditore, hanno permesso di accertare che, sempre attraverso false comunicazioni, l’uomo era riuscito ad ottenere ulteriori contributi relativi al Decreto Ristori, Decreto Ristori bis e Decreto Natale, previsti dallo Stato, per un importo complessivo di 182 mila euro.

La somma era già stata riconosciuta al richiedente ma l’erogazione è stata bloccata dall’Agenzia delle Entrate su richiesta della Guardia di Finanza. All’imprenditore sono stati sequestrati in via preventiva conti correnti, depositi bancari, beni mobili registrati, beni immobili, titoli azionari e quote societarie.