Ottennero i buoni spesa senza averne i requisiti, denunciati

Carlomagno

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Hanno dichiarato falsamente di trovarsi nelle condizioni previste per poter accedere a forme di sostegno economico con l’assegnazione di buoni spesa per via del lockdown, ma si tratta di soggetti, sei dei quali con precedenti per associazione di tipo mafioso ex 416 bis, e altri già noti per truffa, associazione per delinquere, rapina, porto e detenzione abusiva di armi. Diciannove “furbetti” sono stati scovati nel Crotonese, grazie all’attività del gruppo interforze formato da personale di Questura, Carabinieri e Guardia di finanza, e denunciati per indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato.

Tutti i soggetti sono stati segnalati alle autorità competenti per l’irrogazione delle previste sanzioni amministrative. L’attività di monitoraggio avviata allo scopo di fare luce su possibili utilizzi impropri dei sussidi è stata avviata su impulso della Prefettura di Crotone, con il coordinamento della Procura della Repubblica, ed è stata condotta attraverso il monitoraggio e lo screening dei nuclei familiari residenti nei comuni di Crotone, Isola Capo Rizzuto, Rocca di Neto, Cutro, Petilia Policastro, Mesoraca e Cirò.

In particolare il personale della Questura e i militari dell’Arma dei Carabinieri hanno raccolto gli elenchi nominativi dei richiedenti, completi di stati di famiglia e di tutti i soggetti beneficiari e degli esercizi commerciali convenzionati all’incasso, mentre la Guardia di finanza si è occupata dei controlli mirati nei confronti di 179 soggetti.