‘Ndrangheta, sequestrati beni a sei indagati coinvolte in inchiesta Dda

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

Beni mobili e immobili per un valore complessivo di 100 mila euro, nella disponibilità di sei persone coinvolte nell’inchiesta “Ultimo atto” della Dda di Catanzaro, sono stati sequestrati dai carabinieri della compagnia di Cirò Marina (Crotone).

I provvedimenti sono stati adottati dal Tribunale di Catanzaro sulla base delle articolate indagini svolte dai militari del Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia di Cirò Marina.

Dagli esiti dell’inchiesta è emerso, tra l’altro, infatti, l’interesse e le cointeressenze economiche delle cosche presenti sul territorio di Cirò Marina, nel settore delle attività di pesca e quelle ad essa connesse.

Nel procedimento, con particolare riferimento e limitatamente a queste vicende, le sei persone interessate dal sequestro preventivo sono state raggiunte da ordinanze di custodia cautelare personale, di cui cinque in carcere e una ai domiciliari.

I sequestri preventivi hanno riguardato tre magazzini ubicati a Cirò Marina e il loro contenuto tra cui svariate celle frigorifero del tipo industriale; due imbarcazioni per la pesca d’altura ormeggiate nel porto turistico della cittadina, tre società attive nel settore ittico, due furgoni per il trasporto del pescato e tre conti correnti bancari.