Evasione fiscale, 4 commercialisti reggini interdetti e decine di indagati

Operazione della Guardia di finanza e della Dda. Secondo l'accusa "in modo seriale e sistematico consentivano ai clienti un risparmio di imposta, in termini di mancato versamento del dovuto all'amministrazione"

Carlomagno

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La Dda e la Guardia di finanza di Reggio Calabria hanno scoperto un sistema di evasione fiscale messo in piedi da alcuni commercialisti che “in modo seriale e sistematico consentivano ai clienti un risparmio di imposta, in termini di mancato versamento del dovuto all’amministrazione”. Ci sono quattro commercialisti interdetti e il sequestro preventivo di uno studio commerciale e di consulenza immesso in amministrazione giudiziaria, il sequestro di immobili, autoveicoli e risorse finanziarie per un valore complessivo di 8 milioni di euro nella disponibilità dei professionisti e degli imprenditori sottoposti alle indagini.

Sono in tutto 44 gli indagati nell’inchiesta coordinata dal procuratore Giovanni Bombardieri e dai pm Stefano Musolino e Nicola De Caria che hanno firmato un decreto di perquisizione nei confronti del commercialista ed ex finanziere Salvatore Virzì, di altri commercialisti e di numerosi imprenditori reggini.

Numerose le ipotesi di evasione fiscale o altri reati di natura tributaria contestata dalla Procura che nei confronti di 8 indagati ipotizza l’associazione a delinquere. Dalle indagini sarebbe emerso un sodalizio criminale messo in piedi dal commercialista Salvatore Virzì e da Giovanni Barilà, amministratore dello studio “Fiscality & Project Management srl”.

Nei loro confronti è stata disposta l’interdizione dalla professione di commercialista o consulente del lavoro così come per Antonino Malaponti e Riccardo Toscano. Sono indagati pure, per associazione, Claudia Piccolo, Carmela Caccamo, Domenico Diano e Salvatore Berlingeri.

I reati contestati si sarebbero consumati tramite l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti ma anche attraverso la predisposizione e la presentazione di dichiarazioni fiscali fraudolente e il trasferimento fittizio della sede legale e del domicilio fiscale delle imprese.

I pm hanno scoperto, inoltre, operazioni di trasformazione, cessione del ramo d’azienda, cessione di quote sociali, scissione e liquidazione delle imprese, esposizione nei bilanci d’esercizio di fatti non corrispondenti al vero. Secondo la Procura, in un caso ci sarebbe stato anche il tentativo di corrompere un funzionario dell’Agenzia delle Entrate a cui sarebbe stata offerta una somma di denaro. Oltre alle perquisizioni è stato disposto il sequestro preventivo dello studio “Fiscality & Project”, con sede a Milano e la sede operativa a Reggio, e del ramo d’azienda di autotrasporto merci trasferito dalla Ambrocem alla Edilcem oltre a somme di denaro per un totale di 8 milioni.

Le operazioni eseguite presso le residenze dei professionisti, gli studi commerciali e le sedi delle aziende, che si sarebbero avvalse dei sistemi di evasione escogitati dai consulenti indagati, sono avvenute, con il supporto dei Reparti del Corpo competenti per territorio, nelle province di Reggio Calabria, Caserta, Roma e Milano.