‘Ndrangheta, sequestrati beni a imprenditore presunto affiliato

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

Beni mobili e immobili e un’impresa riconducibili ad un imprenditore di Reggio Calabria sono stati sequestrati dal personale della Divisione Anticrimine della Questura di Reggio Calabria, con il coordinamento della Dda.

Il provvedimento è stato emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria. La figura dell’imprenditore è emersa, secondo quanto riferito dagli investigatori, nell’ambito della operazione denominata “Helianthus”, che ha portato alla sua condanna in primo grado per associazione di tipo mafioso, in quanto ritenuto partecipe dell’assetto mafioso di appartenenza, con funzioni direttive ed organizzative.

In particolare l’uomo è stato individuato quale storico affiliato di una cosca operante nel comune di Reggio con il compito di fornire indicazioni operative alla cosca indicando le imprese da sottoporre ad estorsione e ricevendone i relativi proventi. Da qui è partita l’indagine economico/patrimoniale, finalizzata ad avanzare la proposta di applicazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale. Gli accertamenti fatti hanno consentito di ricostruire le acquisizioni patrimoniali effettuate durante il periodo dell’affiliazione mafiosa dell’imprenditore rispetto alla sproporzione reddituale dichiarata ai fini delle imposte sui redditi.