Un anno fa rapinarono una coppia anziana, la Polizia arresta 4 persone

Carlomagno

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Con l’aiuto di una badante infedele avevano rapinato una coppia di anziani. Un’azione violenta e fulminea condotta da due uomini bardati, con la complicità della colf e dell’autista, che ha fruttato un bel bottino: alle vittime fu sottratta una ingente somma di denaro, non esattamente quantificata, costituita dai risparmi di una vita. Si tratterebbe comunque di decine di migliaia di euro, alcuni gioielli e l’oro di famiglia. L’episodio criminale è successo a Reggio Calabria il 16 giugno 2022, nel quartiere Pellaro.

Dopo la denuncia delle vittime – che erano state imbavagliate e costrette a stare in un angolo, pena le botte -, la Polizia ha svolto delle indagini che, a distanza di un anno dal fatto, hanno permesso di ricostruire le fasi della brutale rapina. In carcere, perciò, sono finiti tre uomini e la badante degli anziani, di età compresa tra i trentuno e i 51 anni. Dovranno rispondere dell’accusa di rapina pluriaggravata in concorso.

Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal giudice del Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della locale Procura, che ha condiviso tutte le risultanze investigative degli agenti.

Le indagini, condotte dalla Squadra mobile, sono partite appunto dalla denuncia delle vittime (marito e moglie, entrambi deceduti nei mesi scorsi), che raccontarono di essere stati rapinati durante le ore pomeridiane da due soggetti travisati, i quali, dopo aver sfondato la porta di ingresso, li costrinsero con la forza a stare fermi in un angolo della casa, gli tapparono la bocca con la mano per non farli gridare, e si diressero, in modo sicuro nella stanza da letto aprendo un cassettone dove le vittime custodivano i risparmi di alcuni anni.

Proprio la dinamica dell’evento fece ritenere che gli autori della rapina avessero agito essendo in possesso di dettagliate informazioni sulle abitudini dell’anziana coppia.

A fornire i primi sviluppi investigativi è stata la meticolosa analisi delle telecamere, che hanno permesso di individuare la macchina utilizzata dagli autori della rapina, poi risultata noleggiata da uno degli arrestati, che per come emerso nel prosieguo delle investigazioni si prestava in modo sistematico a noleggiare auto che poi metteva a disposizione dei complici.

Partendo dal noleggiatore del veicolo, l’analisi dei tabulati e le intercettazioni telefoniche hanno permesso di raccogliere gravi indizi a carico dei due autori materiali della rapina, di cui uno è risultato essere il genero della badante delle vittime, anch’essa finita in cella, perché sospettata di aver fornito agli autori le informazioni necessarie per portare a termine l’azione criminale.

A carico della donna, tra gli altri indizi, vi è il fatto che si era licenziata pochi giorni dopo il fatto e, per come emerso dalle intercettazioni, manifestava una insolita disponibilità di danaro nelle fasi successive alla rapina.