Si finge avvocato per truffare un’anziana, i carabinieri sventano il colpo

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

Spacciandosi per un avvocato ha contattato una donna di 75 anni chiedendole la consegna di soldi e monili d’oro per fare fronte alle spese legali che avrebbe dovuto sostenere per ottenere la scarcerazione del figlio della donna arrestato in seguito ad un incidente stradale.

E’ successo a Reggio Calabria dove i carabinieri hanno sventato il tentativo di truffa architettato da uno o più persone che adesso sono attivamente ricercate.

A mettere in apprensione l’anziana donna è stata una telefonata, giunta alla sua utenza con la quale un sedicente legale le ha detto: “suo figlio è stato arrestato a seguito di un incidente stradale. Servono dei soldi per la sua scarcerazione”.

L’anziana, preoccupata per le sorti del figlio, dopo essersi recata nell’ufficio postale per prelevare una ingente somma di denaro dai suoi risparmi ha anche raccolto tutti i preziosi che custodiva in casa e li ha riposti in una busta. E’ poi scesa in strada per consegnare il tutto ad un “corriere” complice del truffatore che l’avrebbe raggiunta nei pressi del proprio domicilio.

Ad impedire che il progetto criminoso andasse a segno, però, è stata una pattuglia dei carabinieri in servizio nell’area. I militari, notando la donna in evidente stato di agitazione e confusione mentre attendeva, in strada, che il malvivente si palesasse per prendere denaro e preziosi, si sono avvicinati e si sono fatti raccontare l’accaduto intuendo subito che si trattava di un tentativo di truffa. Dopo aver calmato e rassicurato la donna, i militari l’hanno riaccompagnata a casa mettendosi all’opera per risalire agli autori del fallito raggiro.