Usura, sequestrati beni a un imprenditore legato a clan del Reggino

Carlomagno

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finanza reggio calabria

Beni mobili e immobili per circa 500 mila euro sono stati sequestrati dai finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, con il coordinamento della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, diretta da Giovanni Bombardieri, a una persona di Taurianova, il cui spessore criminale era emerso nell’operazione “Libera Fortezza”. Il provvedimento è stato emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria.

In particolare, le indagini avrebbero permesso di portare alla luce l’esistenza di un’organizzazione criminale operante a Polistena che, nell’orbita della cosca Longo-Versace, aveva lo scopo di ottenere vantaggi patrimoniali dall’erogazione di prestiti usurari a imprenditori e commercianti; creare un sistema abusivo di reperibilità del credito; mantenere il controllo del territorio sottoponendo le vittime a una condizione di dipendenza economica e commettere reati contro il patrimonio e l’incolumità individuale al fine di procurarsi ingiusti vantaggi economici.

In tale contesto il destinatario del provvedimento è stato rinviato a giudizio, tra gli altri, per il reato di associazione di stampo mafioso.

In relazione alle risultanze delle attività svolte la Dda ha delegato il Gico del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Reggio Calabria a svolgere un’indagine a carattere economico patrimoniale. I finanzieri hanno così ricostruito il patrimonio direttamente ed indirettamente nella disponibilità del soggetto il cui valore sarebbe risultato decisamente sproporzionato rispetto alla capacità reddituale manifestata.

Il sequestro ha riguardato 9 immobili, denaro contante e tutti i rapporti bancari, finanziari e relative disponibilità.