Smaltimento illecito acque e rifiuti, sequestrata la clinica Villa Aurora di Reggio. 3 indagati

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)
Villa Aurora
Archivio

Agenti della Squadra mobile e carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Reggio Calabria hanno dato esecuzione al sequestro preventivo emesso dal giudice per le indagini preliminari della Casa di cura Villa Aurora del capoluogo reggino.

La misura cautelare reale, che ha interessato le quote e l’intero patrimonio aziendale, scaturisce dall’attività investigativa avviata dalle forze dell’ordine dopo l’esecuzione avvenuta lo scorso 30 novembre di un analogo provvedimento, relativo al solo ramo dell’azienda riconducibile alla struttura sanitaria. Le indagini hanno messo in evidenza l’inesistenza di modalità alternative di smaltimento di rifiuti speciali liquidi, anche a rischio infettivo.

Tra i reati contestati, ci sono l’inquinamento ambientale e la reiterazione della condotta di scarico illecito delle acque reflue, in assenza di titolo autorizzativo e adeguato sistema di trattamento, già accertato diversi anni fa dai militari del Noe nel corso di una attività di controllo.

La fase esecutiva dell’attuale misura cautelare ha visto il coinvolgimento anche di personale Arpacal e Idrorhegion Scarl, che hanno eseguito ulteriori verifiche sulle attuali modalità di trattamento e smaltimento della acque reflue industriali prodotte dalla struttura.

Per i reati contestati risultano indagati l’amministratore delegato, la direttrice responsabile, la responsabile amministrativa, nonché il direttore sanitario della casa di cura.

All’esito dell’attività, la gestione dell’intero patrimonio aziendale della società è stata affidata a due amministratori giudiziari, nominati dall’autorità giudiziaria, al fine di garantire una soluzione di continuità nell’erogazione dei servizi sanitari a favore dei pazienti in cura presso la struttura.