Autonomia differenziata, Calderoli in Calabria: “Parificare tutti i territori”

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

“Si sono svolte sessanta audizioni, che sono veramente tante. Proprio ieri è iniziata la discussione generale con interventi dei 5 Stelle, del Pd, della sinistra piuttosto che di Fratelli d’Italia e Lega. I toni del dibattito mi sembrano molto civili e costruttivi. Abbiamo fissato per il 27 giugno la scadenza per gli emendamenti ed allora si inizierà a votare. Però la base di partenza mi sembra molto migliorata rispetto agli slogan e gli scontri bipartisan”.

A dirlo il ministro agli Affari regionali e autonomie Roberto Calderoli oggi a Vibo Valentia ad una conferenza stampa sull’autonomia differenziata organizzata dalla Lega.

“Gap, differenze e sperequazioni – ha detto Calderoli – sono conseguenze dello Stato centralista e non di un’autonomia che non c’è ancora. Il mio interesse è parificare tutti i territori dal punto di vista infrastrutturale e mettere in condizione ciascuna regione, anche quella più in ritardo, di poter correre. Se corre la Calabria, se corre il Mezzogiorno il primo ad essere avvantaggiato è tutto il Paese”.

“Questa riforma – ha aggiunto – non acuisce le distanze tra regioni. Ad esempio, nella sanità, nel momento in cui andrò a verificare i livelli essenziali di assistenza o i Lep nel caso degli altri diritti civili e sociali, l’effettiva erogazione di quel servizio, di quella funzione, sarò in grado di correggere ogni disfunzione. Non esiste che una regione come la Calabria abbia una salute commissariata da anni e la differenza rispetto alla media pro capite che riceve ciascun cittadino italiano è di -20 euro; non credo che sia proprio questa cifra, quando c’è chi ne prende molte di meno, che possa giustificare i problemi che ha avuto la sanità calabrese”.

Mancuso: “Da ministro Calderoli operazione verità”

“Analisi lucida ed una tabella di marcia, politica e istituzionale alla fine della quale, realizzando l’Autonomia differenziata nel rispetto dell’articolo 5 della Costituzione, che prevede l’unitarietà e l’indivisibilità della Repubblica, l’Italia potrà vincere un’importante sfida per la modernizzazione degli assetti della Repubblica, con particolare attenzione alla promozione delle autonomie locali ed alla soddisfazione e tutela dei diritti dei cittadini”.

Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, intervenendo all’incontro a Vibo Valentia con il ministro Roberto Calderoli.

“Al ministro, cui rivolgo – ha aggiunto Mancuso – il mio ringraziamento per avere mantenuto l’impegno a venire in Calabria per fare sull’Autonomia differenziata, inserita nella Costituzione dal centrosinistra e lasciata appesa per oltre vent’anni, un’operazione-verità che sconfessa tutta la propaganda di chi, su questo tema e su tanti altri, oppone soltanto paralizzanti posizioni di contrarietà. Questa sfida riguarda tutto il Paese. E il Mezzogiorno deve approcciarla non con la ‘sindrome di Calimero’ ma con un protagonismo dinamico e propositivo per rendere possibile l’individuazione del Lep, con relativi costi e fabbisogni standard, che vanno garantiti su tutto il territorio nazionale.

“La Calabria ha oggi una classe dirigente – ha proseguito il presidente del Consiglio regionale – che si confronta a testa alta nel dibattito nazionale ed europeo ed è decisa ad introdurre, come sta facendo dall’inizio della legislatura regionale, segnali di discontinuità col passato. Per stare al passo con le accelerate trasformazioni di questo nostro tempo servono responsabilità, pragmatismo e visione del futuro”.