La Guardia di finanza di Crotone, su ordine del tribunale – sezione misure di prevenzione – ha confiscato beni per un valore di circa 2,5 milioni di euro a 6 presunti esponenti della cosca Arena di Isola Capo Rizzuto: si tratta beni che erano stati già sequestrati nel dicembre del 2016.
La misura di prevenzione, sia personale che patrimoniale, è stata richiesta della Dda di Catanzaro e ha riguardato beni riconducibili a Nicola Arena, di 80 anni, Massimo Arena (52), Pasquale Arena (50), Salvatore Arena (16), Francesco Ponissa (57) e Luigi Tarasi (54); tutti condannati a vario titolo – ad esclusione di Pasquale Arena – per turbata libertà degli incanti, estorsione e usura; reati aggravati dall’utilizzo del metodo mafioso.
Alla confisca di oggi si è arrivati dopo che le Fiamme gialle pitagoriche hanno eseguito delle complesse indagini effettuando anche pedinamenti, osservazioni e accertamenti bancari, e incrociando poi le informazioni raccolte con i dati presenti nelle proprie banche dati.
A carico dei destinatari applicata anche la Sorveglianza Speciale di pubblica sicurezza con l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza.
Il patrimonio colpito dalla confisca è composto da numerosi beni immobili nelle province di Crotone e Pavia, da diverse aziende che si occupano della coltivazione mista di cereali ed ortaggi e del commercio all’ingrosso di prodotti alimentari e bevande, oltre a polizze assicurative.