E’ morto ad Aprigliano, dopo una lunga malattia, il professor Oscar Lucente, ex dirigente scolastico e politico molto conosciuto in provincia di Cosenza. Aveva 76 anni.
Lucente è stato consigliere provinciale del Msi-Dn e primo federale del Movimento sociale negli anni ’90, durante la turbolenta transizione in Alleanza nazionale. Fu candidato al Senato nel collegio di Cosenza nel ’92, anno in cui Di Pietro stava ripulendo l’Italia da tangentopoli. Arrivò quinto, dietro Antonio Gentile, allora uomo di punta del Psdi e oggi sottosegretario di Renzi.
Solo negli anni successivi, cominciarono gli effetti “benefici” della rivoluzione dipietrista, col Msi rimasto in piedi tra le ceneri della prima Repubblica. Un po’ tutti fecero man bassa di elezioni e incarichi. Persone di ogni specie occuparono poltrone che avevano visto solo in Tv. Lucente no, era fatto così. Non aveva ambizioni, nonostante avesse tutte le qualità per poter competere a tutti i livelli politici nazionali.
Uomo schivo e gioviale, Lucente era persona onesta e di sani principi. Per questo conquistò la anche la stima degli avversari politici. Non scese mai a compromessi, né si contaminò con la politica degradata degli ultimi anni. Era libero da ogni condizionamento; uno dei pochi in città a fare politica per passione e non per interessi.
Colto e raffinato, Oscar Lucente aveva collaborato con i quotidiani “Il Tempo” ed il “Roma”. Suoi articoli sono apparsi sulla rivista di eloquenza “Gli oratori del giorno”, su “Meridiano sud” e “Presenza”.
E’ stato redattore della rivista pedagogica “Politela”. Ha pubblicato un saggio su Domenico Piro, uno su “Giovanni Gentile” e “Il Vangelo secondo Matteo” in dialetto apriglianese come, nello stesso idioma, realizzò la recensione di Duannu Pantu, il “Prete anticonformista” del suo paese natale.