E’ scontro tra Governo e Regione Calabria. Boccia diffida Santelli ma lei tira dritto: “Giusto riaprire con gradualità”

Il ministro: "Impugneremo l'ordinanza". La governatrice: "Aprire un minimo mi sembra una cosa ovvia e normale". Emergenza esigua in Calabria. In due mesi e mezzo 1.100 positivi su 36mila tamponi

Carlomagno
La governatrice della Calabria Jole Santelli e il ministro agli Affari regionali Francesco Boccia

E’ scontro aperto tra Governo e Regione Calabria sulle riaperture anticipate, ma “protette”, della Presidente Santelli. “Mi dispiace, ma tra pochi minuti partirà la diffida per l’ordinanza” della Regione Calabria, “se non dovesse essere ritirata l’ordinanza sarà impugnata”, ha affermato ai microfoni del Tg1 il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia. “La fuga in avanti della Calabria non aiuta nessuno e mette a rischio la salute dei calabresi”, aggiunge.

Sempre al Tg1 la governatrice Jole Santelli non fa passi indietro e afferma: “Credo che i cittadini meritino fiducia; sappiano (i cittadini) che il virus è in agguato, ma aprire un minimo per un ritorno graduale alla convivenza con questo virus mi sembra assolutamente una cosa ovvia e normale”.

La governatrice della Calabria Jole Santelli ieri a tarda sera aveva emanato una ordinanza attraverso cui ha dato il via libera, con tutte le precauzioni, alla riapertura di Bar e Ristoranti ma solo con tavoli all’aperto. Via libera anche ad agriturismi e mercati, ma anche una maggiore flessibilità per gli spostamenti delle persone in tutta la regione.

La Santelli ha motivato la sua decisione con “l’atteggiamento responsabile mostrato dai calabresi” in questi lunghi due mesi di reclusione domiciliare. Una decisione spinta anche dalle gravissime difficoltà economiche registrate nel tessuto produttivo calabrese che in questi mesi hanno subìto il lockdown ma, nei fatti, non ha visto aiuti concreti dallo Stato, che pure li aveva annunciati. Ad oggi, nessun dipendente messo in cassa integrazione ha visto un euro. Ci sono migliaia di piccole aziende sul lastrico che probabilmente finiranno per chiudere per sempre, mentre il Turismo, settore traino della già debole economia locale, con la stagione alle porte, è letteralmente in ginocchio dopo le migliaia di disdette.

Alcuni sindaci, su tutti quelli di Reggio Calabria Falcomatà (PD e Catanzaro Abramo (FI) si sono detti contrari ad anticipare l’apertura graduale, firmando ordinanze comunali che vanno ad allinearsi alle disposizioni del governo, ma non sono pochi gli imprenditori che condividono l’iniziativa della Santelli. “Se stiamo chiusi un altro mese è la fine”, è stato scritto sui social da diversi titolari di bar e ristoranti.

Va detto, che l’emergenza in Calabria, secondo i numeri ufficiali, risulta essere minima. Ad oggi 30 aprile, a 2 mesi e mezzo dall’inizio dell’epidemia, su 35.903 tamponi effettuati solo 1.108 sono risultati positivi, con una incidenza percentuale dello 0,4%, dato comunque in calo. Per quanto riguarda i decessi, l’Iss ha comunicato oggi che al 29 Aprile in Calabria sono morte 74 persone considerate covid, pari allo 0,3%. In vistoso calo anche gli ospedalizzati.

Intanto, sempre la Santelli ha firmato oggi un’altra ordinanza che autorizza i rientri dei nostri corregionali a partire dal 4 maggio dalle regioni del nord. Studenti e lavoratori da due mesi bloccati nelle città settentrionali senza denaro, né lavoro né aiuti economici.