Il Tribunale del Riesame di Catanzaro (presidente Valea) ha annullato per tre indagati la misura cautelare emessa dal gip presso il Tribunale di Castrovillari nell’ambito dell’operazione condotta dall’Arma dei Carabinieri di Rossano nei confronti di soggetti accusati a vario titolo di estorsione.
L’OPERAZIONE – La misura aveva raggiunto: S.B., 52 anni, difeso dall’avvocato Ettore Zagarese; P.P., 46 anni (compagna del 52enne) difesa dagli avvocati Zagarese e Giuliano Giuliani; F.M., 57 anni e N.T. 34 anni, difesi dall’avvocato Nicola Filardi.
LA DECISIONE DEL RIESAME – Ritenuta la insussistenza delle esigenze cautelari, il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha in gran parte accolto le tesi del collegio difensivo annullando la misura per i primi tre indagati e confermando il carcere per il solo N.T., 34enne carabiniere già in servizio a Corigliano all’epoca dei fatti e attualmente sospeso dal servizio.
LE ACCUSE – Secondo l’ipotesi accusatoria, i fatti in contestazione riguardano un prestito di 93.000 euro fatto ad un giovane, il quale successivamente si sarebbe trovato nella impossibilità di restituire la somma. I quattro indagati avrebbero poi tentato, nel 2015, di farsi pagare dai genitori del giovane, che sarebbe stato anche sequestrato in un appartamento e minacciato con una pistola.
I quattro, a loro volta, hanno contestato tale narrazione sostenendo, con una serie di prove anche documentali prodotte, di essere stati vittima di una ben architettata truffa da parte del denunciante il quale, fingendo di essere il referente di una importante agenzia finanziaria, avrebbe sottratto negli anni ingenti somme di denaro mai restituite.