Si sarebbe vendicato per l’incendio della sua abitazione sparando e gambizzando, con un’arma clandestina, l’uomo che lui ritiene sia stato il responsabile, il gestore di un bar. Il fatto risale allo scorso 23 gennaio ed è avvenuto a Luzzi, centro del Cosentino.
Scattate le indagini, i carabinieri del posto e del nucleo operativo della Compagnia di Rende sono risaliti al presunto autore, B.D., di 41 anni, che lo hanno arrestato e posto ai domiciliari in esecuzione di un provvedimento cautelare emesso dal giudice su richiesta della procura di Cosenza. L’uomo è indagato per lesioni personali aggravate e detenzione e porto abusivo di arma da sparo.
La vicenda scaturisce dall’attività informativa svolta dai militari della Stazione di Luzzi i quali hanno appurato che la mattina del 24 gennaio scorso la vittima, di 30 anni, dopo essere stata ferita da colpi di arma da fuoco alla gamba sinistra, ha riferito di essere il gestore di un bar di Luzzi dove, nella tarda serata del giorno prima era stato raggiunto da un uomo incappucciato e travisato che gli aveva sparato alla gamba per poi darsi alla fuga. La vittima era stata soccorsa da passanti e trasportata al Pronto soccorso dell’Ospedale di Cosenza dove era stato operato per l’estrazione del proiettile.
L’attività investigativa, eseguita nell’immediatezza dai militari dell’Arma con il costante coordinamento della Procura bruzia, ha permesso di identificare l’indagato al termine di plurimi interrogatori di persone informate sui fatti che hanno consentito l’esatta ricostruzione della dinamica dell’evento. Il movente del gesto sarebbe riconducibile ad una vendetta per l’incendio di un’abitazione in uso all’indagato, risalente al 15 gennaio 2023, di cui lo stesso ritiene responsabile la vittima. L’uomo, sottoposto agli arresti domiciliari, è in attesa dell’interrogatorio di garanzia.