Oggi, con l’apertura al traffico della Galleria Larìa (Cosenza), si concludono i lavori (avviati 55 anni fa) per la realizzazione dell’autostrada A3 Salerno Reggio Calabria, percorribile tutta a tre e due corsie per senso di marcia con standard autostradali e dotata di tecnologie di terza generazione. Era e resta gratis!
Per inaugurarla, il Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e il Presidente di Anas Gianni Vittorio Armani stanno percorrendo tutto il tracciato in pullman da Salerno fino a Villa San Giovanni, dove il viaggio si concluderà alla presenza del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.
“Tutti i cantieri sono chiusi”, hanno fatto sapere da Anas e palazzo Chigi. Si spera che non siano riaperti…Come al solito. Niente più estate in coda sulla “dannata A3”? Si vedrà. A promettere l’inaugurazione di oggi 22 dicembre era stato l’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi che all’annuncio e, soprattutto dopo le sue dimissioni da premier, venne criticato da quelli che lui definiva i “Gufi”, ossia le forze del No all’opposizione e molti altri avversari: “Non ce la farà”.
Restano da ammodernare ancora circa 50 chilometri, in particolare sul tracciato Cosenza-Altilia Grimaldi. Una rogna questa, perché l’autostrada, a quei tempi concepita come superstrada, è stata realizzata tra le montagne del Savuto. Ma esisterebbe un progetto per riammodernare anche quel tratto. Secondo L’Anas, citata da ambienti vicini al governo, i lavori non intralceranno in nessun modo il traffico autostradale, poiché verrà realizzato un nuovo percorso parallelo a 4 corsie per senso di marcia.
La nuova A3 è l’unica autostrada del Sud che da Salerno a Reggio Calabria si percorre senza pagare il pedaggio. E’ la più moderna: basti pensare che il tratto di oltre 150 chilometri sull’Appennino tosco-emiliano gestito da Autostrade per l’Italia è da decenni senza corsia di emergenza e piena di curve. Con la differenza che per percorrerlo si pagano circa 20 euro a tratta. Può essere competitiva anche con realtà autostradali all’estero, dove, è il caso dell’Austria, la base è asfaltata prevalentemente con cemento.