Fa discutere la morte di Giovanni Aiello, alias “faccia da mostro”, ex agente di polizia alla mobile di Palermo ritenuto personaggio in “ombra” e contiguo ad ambienti deviati all’epoca delle stragi di mafia e ‘ndrangheta all’inizio degli anni ’90.
Dopo la sua morte l’altro giorno sulla spiaggia di Montauro, nel catanzarese, si è parlato di cremazione del corpo ma prima dei funerali celebrati ieri, il parlamentare Pd Davide Mattiello ha frenato su questa volontà poiché anche dopo morto, il corpo potrebbe fare emergere nuovi spunti investigativi in merito alla stagione della ‘ndrangheta stragista su cui indaga la distrettuale antimafia di Reggio Calabria che ha recentemente fatto arrestare i presunti mandanti: i due boss Filippone e Graviano.
“Proporrò alla Commissione Antimafia – afferma Mattiello – di raccogliere tutto il materiale che riguarda Giovanni Aiello. La sua morte porta con sè la fine della sua processabilità sul piano penale, ma non fa venire meno la responsabilità di raccogliere, archiviare, studiare ciò che lo ha riguardato in questi anni.
“E’ importante – sottolinea il deputato membro delle Commissioni Antimafia e Giustizia- che la Commissione parlamentare antimafia acquisisca tutto: gli atti di impulso della Direzione nazionale antimafia, le richieste di archiviazione delle varie Procure e le relative decisioni dei Tribunali, le disposizioni dei Servizi di Informazione, fino ai referti della autopsia”. Dall’esame autoptico, fatto due giorni fa non erano emerse anomalie riguardo la morte.