‘Ndrangheta, la Dda di Catanzaro decapita i clan cosentini

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

Sono 142 le persone coinvolte in un’operazione in corso a Cosenza condotta congiuntamente dai carabinieri, dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di finanza. A carico di un gruppo degli indagati (non è stato ancora specificato il loro numero), sono stati eseguiti arresti, mentre ad altri sono state notificate misure cautelari di tipo diverso. I reati contestati alle persone coinvolte nell’operazione sono associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, aggravata dalle modalità mafiose, ed altri reati sempre con modalità mafiose.

Ci sono anche diversi esponenti dei clan storici di Cosenza tra gli arrestati nel maxiblitz interforze eseguito nella provincia di Cosenza questa mattina. Nella rete della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro sono finite persone ritenute appartenenti alla cosca Lanzino-Patitucci e anche al clan degli Zingari attivo nel capoluogo bruzio.
L’operazione è scattata all’alba e ha visto impegnati i carabinieri del comando provinciale di Cosenza, il personale delle squadre mobili delle Questure di Cosenza e Catanzaro, della Sisco di Catanzaro e dello Sco, i finanzieri del Nucleo Polizia Economico-Finanziaria di Cosenza, con il Gico del Nucleo Polizia Economico-Finanziaria di Catanzaro e lo Scico di Roma. Il blitz coinvolge 142 persone, indagate a vario titolo di diversi reati tra cui associazione di tipo ’ndranghetistico, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, aggravato dalle modalità e finalità mafiose, nonché altri reati, anche aggravati dalle modalità e finalità mafiose. I destinatari di misure cautelari a vario titolo sono Cosimo Abbruzzese, Salvatore Ariello, Luigi Avolio, Bruno Bartolomeo, Giuseppe Bartolomeo, Gaetano Bartone, Antonio Basile, Enzo Bertocco, Antonio Bevilacqua, Leonardo Bevilacqua, Luca Bevilacqua, Carlo Bruno, Umberto Cacozza, Bruno Calvell, Pietro Capablo, Antonio Caputo detto “Totonno”.

Gli altri destinatari sono: Antonio Francesco Caputo, Giuseppe Caputo, Vincenzo Caputo, Augusto Cardamone, Giuseppe Carolei, Simone Carrieri, Giuliano Caruso, Stefano Casole, Luisiana Castiglia, William Castiglia, Domenico Chimenti, Elmiro Chimenti, Fbio Ciarlo, Egidio Cipolla, Fabiano Ciranno, Cesare Conte, Umberto Franco Conforti, Agnese Crocco, Marco D’Alessandro, Adolfo D’Ambrosio detto “bomber”, Pamela D’Ambrosio, Andrea D’Elia, Attilio D’Elia, Massimiliano D’Elia, Valentino De Francesco, Maurizio Della Cananea, Francesco Costantino De Luca, Pietro De Mari, Maria De Rose, Mattia De Rose, Armando De Vuono, Vanessa De Vuono, Michele Di Puppo, Paolo Elia, Immacolata Erra, Manuel Esposito, Gianluca Fantasia, Simone Ferrise, Marco Foggetti, Luigi Antonio Garofalo, Cristian Giordano, Francesco Gentile, Pasquale Germano, Giuseppe Gozzi, Silvia Guido, Pierpaolo Guzzo, Antonio Illuminato, Francesco La Cava, Giuseppe La Cava, Salvatore La Cava, Rolando Liguori, Giuseppe Longo, Massimiliano Lo Polito, Nadia Lo Polito, Marco Lucanto, Luciano Lupo, Barbara Marchiotti, Francesco Marchiotti, Pietro Mazza, Alessandro Meduri, Antonio Meduri, Filippo Meduri, Francesco Meduri, Pietrangelo Meduri, Ottavio Mignolo, Daniela Monaco, Kevin Montalto, Ivan Montualdista, Alfredo Morelli, Antonio Morrone, Francesco Mosciaro, Tatjana Natale, Stefano Noblea, Pamela Falvo Occhiuto, Antonio Parise, Cristian Pati, Karim Pati, Rosina Pati, Salvatore Pati, Francesco Patitucci, Candido Perri, Antonella Pescatore, Richelmo Picarelli, Vittorio Pino, Mario Piromallo, Roberto Porcar, Diego Porco, Angelina Presta, Massimiliano Presta, Giuseppe Provenzano, Andra Pugliese, Cesare Quarta, Paolo Recchia, Michele Rende, Filippo Maria Granata, Andrea Rudisi, Michele Rudisi, Fabio Russo, Franco Scorza, Antonio Segreti, Carmelo Silano, Alfredo Sirufo, Gianfranco Sganga, Giuseppe Spagnolo, Francesco Strangio, Pasquale Tramaglino, Giuseppe Trimboli,Luca Trotta, Alberto Turboli, Danilo Turboli, Giuseppe Violi, William Zupo. Federica Bartucci, Toni Berisa, Armando Bevilacqua, Guerino Campobasso, Giulio Castiglia, Giuseppe Chianello, Daniel Chimenti, Fatjona Dalipaj, Francesco De Grandis, Simone De Marco, Milva Esposito, Danilo Forte, Claudio Giannini, Michele Gedeone, Paolo Greco, Francesco Guarnieri, Alessandro Mazzei, Alessandro Morrone, Giuseppe Morrone, Attilio Mustica, Luisa Rosanna Occhiuto, Filippo Occhiuzzo, Roberto Pasqua, Patrick Patitucci, Aurelio Pittino, Manuel Prezioso, Joi Luigi Principato, Simona Pugliese, Dina Anna Ruà, Natale Ruà, Antonio Sirangelo, Mario Sirangelo, Mattia Namik Sposato, Francesco verta, Francesco Viapiana, Salvatore Zungri, Antonio Capitano, Luigia Capitano, Enrico Dattis, Luigi Ricca.

Ora c’è la fase degli interrogatori di garanzia. Va sottolineato che gli indagati sono presunti colpevoli fino a sentenza di condanna irrevocabile.