Il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria ha revocato gli arresti domiciliari per l’ex senatore di Forza Italia Marco Siclari.
Dopo una settimana dall’esecuzione della misura cautelare, i giudici del Tdl hanno accolto il ricorso presentato dagli avvocati Franco Coppi, Gianluca Togniozzi e Vincenzo Cristian Siclari e hanno annullato l’ordinanza emessa nel febbraio 2020 dal gip su richiesta della Dda di Reggio Calabria.
L’ex parlamentare, infatti, era stato coinvolto nell’inchiesta “Eyphemos” contro le cosche di Sant’Eufemia d’Aspromonte e Sinopoli. Processato con il rito abbreviato per scambio elettorale politico-mafioso, nel settembre 2021 Siclari è stato condannato in primo grado a 5 anni e 4 mesi di carcere.
Per l’accusa, il politico avrebbe accettato, in occasione delle politiche del 2018, la promessa di voti dalla ‘ndrangheta e in particolare da Domenico Laurendi, detto “Rocchellina”, ritenuto esponente di primo piano della cosca Alvaro di Sinopoli e Sant’Eufemia d’Aspromonte.
Essendo stato senatore fino a poche settimane fa, Siclari ha goduto dell’immunità parlamentare per cui l’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari è stata eseguita solo la settimana scorsa quando gli è stata notificata a Roma dalla squadra mobile di Reggio Calabria.
Su richiesta dei difensori di Marco Siclari, in attesa del processo di secondo grado, il provvedimento è stato revocato dal Riesame. L’udienza si è celebrata ieri mentre la decisione con la quale i giudici hanno annullato l’ordinanza è stata notificata oggi.
Per le motivazioni della sentenza occorrerà aspettare 45 giorni. Intanto l’ex senatore, fanno sapere i suoi legali, continua “ad avere piena fiducia nella magistratura e attende con serenità il giudizio della Corte di Appello, confidando affinché la sua assoluzione possa essere pronunciata quanto prima possibile”.