Due ordigni rudimentali, simili a petardi, sono stati fatti esplodere la scorsa notte in via Falcone, a Cosenza, su due auto Smart una delle quali di proprietà della moglie del noto penalista e sindaco di Rende, Marcello Manna, mentre l’altra è di un imprenditore. L’esplosione è avvenuta sotto casa dell’avvocato.
Le vetture, identiche, erano parcheggiate a una trentina di metri l’una dall’altra, e sono state danneggiate in più parti dalla deflagrazione dei due grossi petardi. I boati, simultanei, sono stati molto potenti e avvertiti in tutta la zona tra Viale Giovanni e Francesca Falcone fino a piazza Zumbini. Sull’episodio indaga la Squadra mobile della Questura di Cosenza.
Da chiarire la matrice. E’ probabile si tratti di un atto intimidatorio ma non si conosce al momento se il destinatario fosse il sindaco di Rende oppure l’imprenditore. Solo le indagini potranno accertarlo. Da quanto trapela, potrebbe essere un’azione dimostrativa a opera di un balordo il quale tra due auto simili è andato a colpo sicuro facendo esplodere gli ordigni su entrambe le auto.
Le bombe carta sono esplose poco dopo le 4 della notte tra sabato e domenica. In un primo momento agenzie di stampa e alcuni giornali online avevano lanciato la notizia che l’esplosione era avvenuta a Rende senza specificare il luogo.
Il giornale online Iacchite’, cercando verifiche sul luogo dell’esplosione, ha ascoltato una utente di Facebook che ha confermato che l’episodio si era verificato a Cosenza e non oltre il Campagnano.
Scrive il quotidiano diretto da Gabriele Carchidi: “Abbiamo chiesto alla signora dove avesse sentito il boato e la diretta interessata, in tutta sincerità, ci ha riferito che l’attentato è avvenuto in via Falcone, a due passi da piazza Zumbini”, a Cosenza e “sotto casa del penalista”.
Secondo Piano News, parlando con l’addetto stampa del sindaco di Rende, Marcello Romanelli, ha avuto conferma che l’azione criminale si è verificata effettivamente a Cosenza, in via Falcone, sebbene non sia ancora chiaro se l’atto intimidatorio fosse indirizzato a Manna o ad altri. Il sindaco è tuttavia “sereno”. Intanto, è pioggia di solidarietà al primo cittadino rendese. d.g.