PLATACI (COSENZA) – Sono stati sorpresi nel Parco Nazionale del Pollino mentre praticavano bracconaggio ed avevano già abbattuto alcune Beccacce, uccelli protetti.
Per due cacciatori, G.C. 32 anni di Cassano allo Ionio e L.C. 48 anni di Vicenza, sono scattati gli arresti per furto aggravato ai danni dello Stato e denunciati per introduzione di armi e munizioni in area protetta e Zona a Protezione Speciale e bracconaggio. Gli uomini sono stati subito rilasciati dall’autorità giudiziaria in base al disposto dell’articolo 121 del codice di procedura penale.
I due uomini, legati da vincolo di parentela, sono stati sorpresi a Plataci (Cosenza), mentre facevano bracconaggio al termine di una accurata attività di osservazione e pedinamento da parte degli uomini del comando stazione del Corpo forestale di Cerchiara di Calabria dipendente dal Coordinamento territoriale per l’ambiente Cta del Pollino, in località Giannantonio -Manca di Ilice del comune di Plataci (Cs), zona questa ricadente nel perimetro dell’area protetta calabro-lucana.
I due cacciatori. a bordo di una autovettura. si sono inoltrati, muniti di fucile e cani da caccia, nel bosco, in una zona nota per la migrazione di uccelli come la Beccaccia. I due presunti bracconieri erano muniti anche di telecamera con cui venivano riprese le attività cinofile (ferma e cerca) dei cani in loro possesso sulle Beccacce. Bloccati dagli uomini della Forestale di Cerchiara, gli sono stati sequestrati i due fucili calibro 12 e il munizionamento in loro possesso oltre alla selvaggina da poco abbattuta.