La presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, hanno firmato, nel porto di Gioia Tauro, l’Accordo per il Fondo sviluppo e coesione 2021-2027. Alla cerimonia era presente anche il ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto.
Il Fondo è pari a 2.563.063.355,70 euro. Di questi 633.053.691,97 sono stati già programmati dalla Regione con delibera 79 Cipess e con interventi a favore della prevenzione in materia idrogeologica e 142.788.549 verranno utilizzati per il cofinanziamento del Pr Calabria 21-27. Le ulteriori opere programmate saranno finanziate con 1.787.221.114,73.
Le risorse sono distribuite su 10 aree tematiche Fsc. Non sono state programmate le Aree Ricerca e Innovazione e Energia, perché già adeguatamente coperte, rispetto ai fabbisogni rilevati, in complementarietà con gli altri Fondi di coesione 2021/2027. I fabbisogni correlati allo sviluppo coordinato e integrato del sistema dei trasporti assorbono il 34,83% (622,4 milioni).
Si tratta, prioritariamente, di interventi sul sistema di trasporto stradale che impegnano circa 388 milioni; sulla mobilità urbana integrata, 140,4 milioni; sul trasporto marittimo e logistica, 90,5 milioni. A favore della competitività del sistema economico è destinato il 21,60% (386 milioni) con interventi nei Settori industria e servizi (314 milioni), turismo e ospitalità, e agricoltura.
Gli obiettivi di natura ambientale assorbono il 20,43% (365 milioni) con interventi per risolvere criticità che rappresentano potenziali rischi per il territorio e la popolazione. Interventi anche pern le risorse idriche (108 milioni), il superamento delle emergenze nella gestione dei rifiuti (149 milioni), per la realizzazione del termovalorizzatore, e per il superamento delle infrazioni in tema di depurazione. Un 7% (122 milioni) viene destinato a interventi a favore dei Comuni per il recupero e il riuso del patrimonio infrastrutturale e strutturale storico e di rilievo culturale.
Alla riqualificazione urbana di beni e strutture pubbliche è destinato 5% (92 milioni), mentre la digitalizzazione dei servizi pubblici regionali assorbe poco più del 4% (73 milioni).