Reggio, intimidazione al presidente della Camera di commercio

Carlomagno
Il presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, Antonino Tramontana
Il presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, Antonino Tramontana

REGGIO CALABRIA – Attentato incendiario la scorsa notte contro il negozio dell’azienda vinicola di proprietà della famiglia del presidente della Camera di commercio di Reggio Calabria, Antonino Tramontana. Il portone d’ingresso del negozio, nel rione “Gallico”, è stato cosparso di benzina e dato alle fiamme. I danni dell’incendio sono ingenti.

Sempre durante la notte scorsa, inoltre, nello stesso rione Gallico, sono stati sparati numerosi colpi di pistola contro le saracinesche di un supermercato. La zona di Gallico è stata teatro negli ultimi mesi di una faida scoppiata dopo l’uccisione del boss Domenico Chirico, esponente di primo piano del raggruppamento mafioso che fa riferimento al boss ergastolano Pasquale Condello, detto “‘u supremu”.

Nei giorni scorsi, inoltre, sette persone erano state arrestate nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Giuseppe Canale, un giovane pregiudicato indicato dagli inquirenti come elemento legato alla cosca Condello. Sull’episodio ci sono indagini da parte delle forze dell’ordine.

Raggiunto dai giornalisti, Antonino Tramontana ha fatto sapere di non indietreggiare e non temere queste azioni che anzi rafforzano l’idea che stare dalla parte della legalità in Calabria conviene.  Una valanga di attestazioni di solidarietà giunge intanto all’uomo da ogni parte politica e istituzionale.

La solidarietà di Irto – “Esprimo la mia solidarietà e vicinanza al presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, Antonino Tramontana, la cui azienda è stata fatta oggetto di un vile atto intimidatorio”, afferma il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, che prosegue: “L’incendio doloso dell’ingresso dell’azienda di cui è titolare Tramontana, uno dei più apprezzati imprenditori del settore vinicolo nella nostra regione, è un fatto grave che va condannato con fermezza. Sono certo che le forze dell’ordine e la magistratura produrranno il massimo sforzo per fare piena luce sull’accaduto”.