Scontri dopo il derby Cosenza-Catanzaro, arrestati otto tifosi giallorossi

Svolta nelle indagini della Polizia dopo la gara di domenica al Marulla. Gli incidenti all'uscita dallo stadio e nei pressi di un centro commerciale a Rende. La domanda senza risposta resta una: come han fatto i tifosi del Catanzaro a raggiungere il centro commerciale vicino lo svincolo di Rende che dista ben 7 km dallo stadio?

Carlomagno

Otto persone sono state arrestate dalla Polizia in conseguenza ai gravi tafferugli avvenuti nel post partita Cosenza-Catanzaro di domenica 3 marzo, gara di serie B finita con la vittoria dei giallorossi.

Gli indagati, posti ai domiciliari, appartengono alla tifoseria catanzarese e sono accusati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, devastazione e saccheggio, lesione aggravata, danneggiamento, violenza privata, lancio di materiale pirotecnico, porto d’armi o oggetti atti ad offendere in luogo pubblico. Negli scontri tredici appartenenti alle forze di polizia sono rimasti contusi, oltre a ad alcuni feriti lievi tra la cittadinanza.

Gli arresti sono stati eseguiti, in flagranza differita, dalla Squadra mobile e dalla Digos di Cosenza, in collaborazione con la Questura di Catanzaro e con il coordinamento delle Procure della Repubblica delle due città.

Tra gli otto arrestati c’è anche il tifoso del Catanzaro che era stato fermato subito dopo gli scontri e portato in Questura. La svolta nelle indagini è arrivata dopo la visione delle immagini di videosorveglianza nonché da diverse clip registrate da privati che hanno fatto il giro dei social.

La sequenza video degli scontri tra tifosi e Polizia

Le indagini della polizia proseguono per ricostruire in ogni dettaglio la dinamica degli incidenti ed identificare tutti i tifosi coinvolti. Seguiranno dei Daspo a carico di quanti si siano resi responsabili di comportamenti antisportivi, fa sapere una nota della Questura cosentina.

Secondo quanto ricostruito, domenica dopo il derby, gruppi di tifosi hanno cominciato a scontrarsi con le forze dell’ordine nei dintorni dello stadio San Vito-Marulla per finire in pura violenza nei pressi centro commerciale Marconi (e in un fast food), allo svincolo autostradale di Rende, ossia a ben 7 km di distanza dallo svincolo di Cosenza sud, che è la via d’uscita “naturale” per i tifosi di ogni squadra ospite in quanto dista circa un chilometro e mezzo dallo stadio e vengono facilmente scortati dalle forze dell’ordine.

Come siano finiti a sette km di distanza (fra l’altro in direzione opposta) i tifosi del Catanzaro è una domanda ancora senza risposta, nonostante il derby fosse stato definito dalle forze dell’ordine con un rischio molto elevato.