Voleva darsi alla “bella vita” e per farla gli occorreva il denaro sufficiente a girare i locali e bere dei drink con gli amici, comprarsi lo smartphone di ultima generazione e magari anche la moto con cui attirare l’attenzione delle ragazzine della sua età.
E per averlo, quel denaro, vessava la madre, la picchiava, costringendola ai salti mortali pur di tentare di soddisfare le ambizioni sfrenate di suo figlio. Ma all’ennesimo litigio per avere soldi, la donna impossibilitata e disperata dall’atteggiamento violento del ragazzo, ha denunciato tutto ai carabinieri e lo ha fatto arrestare.
Una storia, quella accaduta nel circondario di Paola, nel Cosentino, figlia del disagio e della modernità con protagonista un giovane capace di tutto pur di non sfigurare davanti ai compagni, tra cui si faceva a gara a chi acquistava l’oggetto dei desideri alla moda; poi sigarette, uscite a cena e bevute nei pub ma con una voglia di studiare pari allo zero.
Tra suoi compagni c’era magari chi poteva permetterselo, ma lui, il giovanotto, pretendeva dalla madre di essere uguale agli altri e per questo era arrivato finanche a sequestrarla e picchiarla per sottrargli ciò che la povera donna aveva in borsa per poi uscire tranquillamente con gli amici e godersi la vita. Così, senza scrupoli.
Una reazione, questa, avuta nel corso dell’ennesimo litigio quando la donna ormai esausta ha paventato di rivolgersi ai Carabinieri a causa del suo comportamento aggressivo iniziato questa estate. E da quì che la donna ha trovato la forza di confidarsi coi militari della compagnia di Paola che hanno cominciato a scavare nel passato della famiglia, portando alla luce una situazione a dir poco drammatica.
Ad esito di queste indagini, su decisione del Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale per i Minorenni di Catanzaro, il personale dell’Arma ha dato esecuzione alla misura cautelare del collocamento in comunità nei confronti del minore.