Dopo la mortificante uscita di scena a Catanzaro, il Cosenza incassa l’ennesima sconfitta casalinga con la Ternana – non tra i club che lottano per la serie A ma tra le ultime – con l’umiliante risultato di 1-3.
Tanti errori, alcune occasioni sciupate, tanta improvvisazione; segno che gli uomini di Caserta oltre alle chance sprecate dovranno recuperare tanto, dalla tecnica alla tattica (di cui il 99 percento degli sportivi non comprende la differenza oltre agli inutili moduli di cui straparlano tecnici e quegli inutili commentatori della domenica, ndr).
Mentre Guarascio gode della sua “misera” e ricca esistenza, tra affari di munnizza e altri business, gli sportivi cosentini dovranno fare i conti con la conta ad ogni incontro: “speramo ca oj [a Madonna] na manna bona…”. d.g.
Cosenza: Micai; Cimino (25′ st D’Orazio), Meroni (K), Sgarbi, Martino; Calò, Praszelik; Canotto (36′ pt Forte), Florenzi (25′ st Marras), Mazzocchi (30′ st Voca); Tutino. A disp.: Marson, Rispoli, Fontanarosa, Crespi, Arioli, Zilli, La Vardera, Zuccon. All.: Fabio Caserta
Ternana: Iannarilli; Diakité, Sørensen, Lucchesi; Casasola (32′ st Mantovani), De Boer (25′ st Pyythia), Łabojko, Celli (1′ st Favasuli); Falletti (K, 39′ st Luperini); Distefano (25′ st Dionisi), Raimondo. A disp.: Vitali, Brazão, Capuano, Della Salandra, Garau, Mărginean. All.: Roberto Breda
Arbitro: Daniele Perenzoni di Rovereto
Assistenti: Damiano Margani (Latina), Khaled Bahri (Sassari)
Marcatori: 4′ st Casasola (T.), 10′ st Tutino (C., rig.), 15′ st e 24′ st Raimondo (T.)
Ammoniti: Celli, De Boer, Sørensen e Favasuli (T.); Florenzi e Cimino (C.)
Espulsi: Calò (C.)
Recuperi: 2/5