La Procura di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri, ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di reato di corruzione giudiziaria nei confronti del medico cosentino Emilio Santoro, detto Mario, dell’imprenditore crotonese Luigi Falzetta e dell’avvocato del foro di Catanzaro, Pasquale Barbieri. La notizia la riporta l’Ansa in seguito a una proroga di indagine chiesta dal sostituto procuratore Graziella Viscomi al gip.
Un’inchiesta che visti i nomi, appare legarsi a quella della Procura di Salerno denominata Genesi. Emilio Santoro, infatti, che collabora con la giustizia, è stato condannato, lo scorso 23 novembre, a 3 anni e 2 mesi dal gup di Salerno il quale ha condannato anche il giudice Marco Petrini a 4 anni e 4 mesi di reclusione e l’avvocato Francesco Saraco a un anno e 8 mesi.
Anche Petrini e Saraco collaborano con la giustizia, anche se il giudice, nel mese di aprile 2020 ha ritrattato parte delle dichiarazioni rese nel mese di febbraio 2020.
Dichiarazioni che coinvolgevano nella corruzione anche il giudice Domenico Commodaro, componente del collegio già presieduto da Petrini, prima del suo arresto a gennaio 2020, nella Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro.
Oggi Commodaro è indagato, in concorso con Petrini, dalla Procura di Salerno (competente per i reati che riguardano i magistrati del distretto di Catanzaro) per corruzione in atti giudiziari e corruzione per l’esercizio della funzione.
Anche per questo nuovo filone di indagine che investe, nuovamente, gli uffici giudiziari del capoluogo, è stata chiesta dai magistrati, guidati da Giuseppe Borrelli, un’ulteriore attività investigativa. Le indagini sono condotte dalla Guardia di finanza di Crotone.