Due persone di San Donato di Ninea (Cosenza) sono state denunciate dai carabinieri forestali del Parco del Pollino per smaltimento illecito di carcasse di animali.
Il rinvenimento delle carcasse, nove capi ovicaprini, è avvenuto in località San Vardino, nel territorio comunale di San Donato. Gli animali dopo la morte erano stati sotterrati senza le dovute modalità previste dalla normativa ambientale e sanitaria vigente. Sul posto sono intervenuti per i rilevi di competenza i veterinari dell’Asl competente. Le carcasse degli animali saranno portate in un termodistruttore autorizzato.
Su disposizione del procuratore della Procura della Repubblica di Castrovillari, Eugenio Facciolla, è stata inoltre effettuata una ispezione preventiva da parte del nucleo cinofilo antiveleno attivo presso il coordinamento territoriale carabinieri per l’ambiente del Parco nazionale del Pollino, per ulteriori accertamenti su casi di avvelenamenti che si sospetta si siano verificati nell’area.
Nei giorni scorsi il nucleo è stato infatti impiegato anche a Verbicaro per alcuni cani trovati morti per presunto avvelenamento. La scoperta è avvenuta in località “Maria Loreto” ai confini del Parco ad opera delle pattuglie di Grisolia, in collaborazione con la stazione carabinieri forestale di Orsomarso.
Le carcasse degli animali sono state recuperate e portate presso un’isola ecologica del comune di Verbicaro in attesa dei risultati delle analisi condotte dall’istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno di Cosenza. E’ seguita l’ispezione preventiva con nucleo cinofilo antiveleno che sembrerebbe aver portato ad esito negativo, riguardo i rischi della presenza di altri bocconi avvelenati.