Avrebbe sparato diversi colpi di pistola contro l’auto dello zio al culmine di litigi e tensioni che si protraevano da tempo. Il fatti è accaduto a marzo a Giffone, centro del reggino. Dopo indagini, i carabinieri del posto hanno fatto luce sull’atto intimidatorio arrestando Francesco Valente, 24enne giffonese, finito ai domiciliari per ordine del giudice di Palmi con l’accusa di detenzione e porto illegale di armi da fuoco, danneggiamento aggravato ed esplosioni pericolose.
Il provvedimento cautelare, chiesto dal pm Giorgio Panucci della procura di Palmi, giunge all’esito di articolate indagini svolte dai carabinieri della Stazione di Giffone, che hanno consentito di far luce su una grave vicenda che ha sconvolto il tranquillo paese aspromontano.
Una notte del marzo scorso, infatti, un uomo danneggiava con diversi colpi d’arma da fuoco calibro 7,65 una autovettura di un allevatore 55enne di Giffone, parcheggiata in strada.
I carabinieri, non escludendo alcuna ipotesi, hanno avviato serrate indagini, anche tecniche, attraverso mirate comparazioni di numerose videoregistrazioni e attività di intercettazione, volte all’identificazioni dell’autore, nonostante la generale incertezza e sbigottimento delle vittime del gesto intimidatorio.
I militari, coordinati dalla procura diretta da Ottavio Sferlazza, hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico di Valente chiedendo e ottenendo l’arresto. Il giovane avrebbe agito contro il parente nel contesto di alcuni dissidi familiari.