Terremoto di magnitudo 4.0 a Cirò (Crotone), panico tra la popolazione

Carlomagno

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Una scossa di terremoto di magnitudo 4.0 è stata registrata alle 19:35 di oggi in Calabria, con epicentro a quattro chilometri da Cirò, centro in provincia di Crotone.

Secondo la sala sismica dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) il terremoto è stato localizzato a 23 km di profondità.

L’evento tellurico è stato chiaramente avvertito in tutta l’area dell’epicentro e nel crotonese, con tremori anche tra le province di Cosenza e Catanzaro e con sensibili vibrazioni fuori regione, tra Basilicata e Puglia. Segnalazioni sono arrivate dalla provincia di Taranto. Al momento non risultano danni a cose o persone.

Pochi minuti dopo il forte evento una scossa strumentale di magnitudo 2.5 è stata registrata al largo delle coste di Cirò Marina, centro marittimo a una decina di km dall’epicentro del terremoto principale.

La distanza dall’epicentro e i comuni interessati (Ingv)

Da quanto appreso i comuni interessati e la Protezione civile si sono attivati per accertare eventuali lesioni o cedimenti alle strutture pubbliche. Secondo testimonianze social alcune famiglie si sono riversate in strada in preda al panico.

L’intensità del terremoto a Cirò è tra i più significativi registrati negli ultimi anni in Calabria. Nel Febbraio 2020 un terremoto di magnitudo 4.4 era stato registrato a Cosenza.

Ingv: “Terremoto in zona sismica medio alta”

“La zona interessata dal terremoto di questa sera è caratterizzata da pericolosità sismica medio alta, come testimoniato dalla Mappa della pericolosità sismica del territorio nazionale (MPS04) e dai forti terremoti avvenuti in passato”. Lo fa sapere in una nota l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) dopo il forte evento tellurico a Cirò.

“Un’estrazione dalla banca dati macrosismici DBMI15 v. 4.0 – prosegue l’Ingv – mostra un risentimento sismico a Cirò (Kr) dovuto a 12 eventi tra cui quello dell’8 marzo 1832 (Mw 6.7), che è anche il primo di cui si abbia una documentazione dell’intensità pari a 7-8 grado della scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg).

“Tuttavia l’area interessata dall’attuale sequenza è molto vicina alle zone dell’appennino calabro che hanno pericolosità sismica molto alta, come testimoniato da alcuni forti terremoti che soprattutto fra il Seicento e il Novecento hanno colpito diversi settori del territorio regionale. In particolare l’epicentro del terremoto odierno è relativamente vicino alla localizzazione del terremoto dell’8 giugno 1638 di magnitudo Mw pari a circa 6.9 (stima da dati macrosismici), localizzato nel Catalogo dei Forti Terremoti in Italia alcuni km ad est di San Giovanni in Fiore (CS). Per questo evento, i danni più gravi furono rilevati a Roccabernarda (KR), con un’intensità pari al X grado della scala MCS.”

“Se si guarda la sismicità più recente dal 1985 in poi, l’area è stata interessata da una sismicità diffusa frequente con piccole sequenze sismiche caratterizzate da terremoti con magnitudo massima intorno a 4”.

“Gli eventi recenti più forti nell’area (entro 30 km da Cirò) sono quelli del 17 aprile 2006 Mw 4.6 a largo della costa ionica e quello del 23 aprile 2005 ML 4.1 a Mondatoriccio (CS)”, conclude la nota.