In arrivo a scuola i buoni libri. In ritardo grazie alla Regione Calabria

Carlomagno

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In arrivo a scuola i buoni libri. In ritardo grazie alla Regione Calabria Finalmente sono disponibili i buoni libri nelle scuole di Cosenza. Il Settore educazione dell’amministrazione comunale ha inoltrato a tutti i dirigenti delle scuole secondarie di I e II grado della città (medie inferiori e superiori) il modello che i genitori degli alunni aventi diritto dovranno compilare e consegnare alla segreteria della scuola – entro il 13 ottobre 2016 – per accedere alla fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo per l’anno scolastico in corso.

Il requisito è che il reddito Isee, riferito all’anno 2015, non superi la soglia di 10.632,94 euro. La stessa certificazione Isee dovrà essere allegata alla domanda. Le segreterie scolastiche provvederanno a trasmettere all’Amministrazione comunale gli elenchi dei beneficiari, suddivisi per classi, dopo di che si trasmette agli aventi diritto (si spera non coi tempi della regione) il bonus agli aventi diritto.

I buoni libro arrivano in netto ritardo rispetto alle altre regioni d’Italia. Il ministero dell’Istruzione ha infatti stanziato le somme alla Regione Calabria già qualche settimana fa, ma la burocrazia regionale se l’è presa comoda invece di girare a stretto giro le somme ai comuni, che a loro volta, avendo i quattrini in cassa, trasmettono i moduli di domanda alle scuole. Molti i genitori che hanno tempestato di telefonate sia il comune che le segreterie scolastiche per avere notizie sui buoni libri.

Appunto per il disagio arrecato, causa il ritardo della regione, i genitori hanno dovuto mandare i propri figli a scuola senza libri poiché impossibilitati ad acquistarli. In genere, per chi può permetterselo, la somma dei libri da acquistare si aggira attorno ai 330 euro (per le medie, mentre di più per le superiori). Un’alternativa sarebbe quella di affidarsi a libri usati ma che in genere sono stropicciati e scritti. Se la regione avesse agito tempestivamente, a quest’ora tutti i bambini avrebbero avuto i libri nello zaino, consentendo oltretutto il regolare svolgimento delle attività didttiche.