Il sottosegretario cosentino allo Sviluppo economico, Antonio Gentile (Ncd), ha ricevuto dal ministro Carlo Calenda la delega a rappresentare in via permanente il Ministero dello Sviluppo economico nel Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (Cipe), insediato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
“Gentile – è scritto in una nota – nel ringraziare il ministro per la significativa delega ricevuta, vista l’importante funzione che il Cipe svolge nell’interesse del Paese, ha dichiarato che metterà tutto il suo impegno istituzionale, da uomo del Sud, per lo sviluppo delle iniziative di politica economica finalizzate alla coesione territoriale, alla crescita dell’innovazione industriale e della ricerca e all’aumento della dotazione infrastrutturale del Mezzogiorno e dell’intero Paese”.
Il Cipe è un organo collegiale del Governo presieduto dal Presidente del Consiglio dei Ministri e composto dai Ministri con rilevanti competenze in materia di crescita economica.
Il fondamento costituzionale è nell’art. 95, comma 1, della Costituzione che dispone “Il Presidente del Consiglio dei Ministri dirige la politica generale del Governo e ne è responsabile. Mantiene l’ unità di indirizzo politico ed amministrativo, promuovendo e coordinando l’attività dei ministri”. Una delle forme di tale coordinamento è, appunto, la costituzione di Comitati di Ministri.
Istituito nell’anno 1967, il Cipe è un organo di decisione politica in ambito economico e finanziario che svolge funzioni di coordinamento in materia di programmazione della politica economica da perseguire a livello nazionale, comunitario ed internazionale; esamina la situazione socio-economica generale ai fini dell’adozione di provvedimenti congiunturali; individua gli indirizzi e le azioni necessarie per il conseguimento degli obiettivi di politica economica; alloca le risorse finanziarie a programmi e progetti di sviluppo; approva le principali iniziative di investimento pubblico del Paese.
Il Comitato approva i singoli progetti e assegna le risorse finanziarie; i piani d’investimento e, fra le altre competenze, le convenzioni dei principali concessionari pubblici (RFI, ANAS, ENAC, ENAV) e privati (autostradali, aeroportuali, ferroviari, idrici e portuali.