“L’Anas punta a diventare un’ “eccellenza” a livello europeo e punto di riferimento nell’innovazione delle strade che diventeranno “intelligenti”. E’ quanto ha detto il presidente della società, Gianni Vittorio Armani, che oggi sembra aver cancellato l’immagine di carrozzone inefficiente spesso al centro delle cronache giudiziarie: l’apertura della Salerno-Reggio Calabria, che è stata ribattezzata “Autostrada del Mediterraneo” è una prova tangibile che la nuova Anas stile Armani rispetta gli impegni e più che puntare su annunci e “tagli di nastro” vuole dare al Paese una rete stradale efficiente, in progressivo miglioramento e aperta alle nuove sfide del futuro dall’alimentazione elettrica alla guida assistita e oltre come nel caso dei veicoli senza conducente. Un’innovazione che non è più fantascienza visto che già sono stati sperimentati i primi veicoli sulla Salerno-Reggio Calabria che punta a diventare la prima strada predisposta per la “guida autonoma”.
“La prima cosa da fare – spiega il top manager – è realizzare una rete in fibra ottica che potrà immediatamente connettere i pannelli informativi, i sistemi di controllo della velocità come il ‘tutor’, i sistemi di monitoraggio di viadotti e gallerie. E in questo ambito Anas ha già avviato il programma Smart Road con l’obiettivo di estenderlo progressivamente alla nostra rete stradale e autostradale, con un investimento di 160 milioni di euro. Nel corso del 2016 il programma Smart road si è concentrato sull’A2 “Autostrada del Mediterraneo”, il Grande Raccordo Anulare di Roma, lAutostrada A91 Roma-Fiumicino, l
itinerario Orte – Mestre
della E45 ed E55, lAutostrada A19
Palermo- Catania` e altri 1.500 km distribuiti su tutta la rete Anas. Il 29 giugno è stato pubblicato il primo bando di gara Smart road per l’A2 “Autostrada del Mediterraneo. Il valore della gara è di 20 milioni di euro e prevede la fornitura e posa in opera di sistemi e postazioni per l’implementazione di infrastrutture tecnologiche avanzate per l’infomobilità e la sicurezza sull’intero itinerario. Smart road è un progetto ad alto contenuto innovativo, tra i primi al mondo nel settore stradale e unico per l’estensione a un tracciato autostradale di oltre 440 km. La Smart Road dota le arterie stradali di una infrastruttura tecnologica di ultima generazione che segna il passaggio da opere puramente materiali ad infrastrutture che interagiscono con gli utenti, realizzando due ‘corridoi tecnologicì uno di comunicazione per la trasmissione del contenuto informativo rilevato e uno energetico per l’alimentazione delle tecnologie di rilievo e di comunicazione installate”.
Alla base di tutto ci sono le tecnologie Wi-Fi di ultima generazione che sono la vera caratteristica del progetto Smart Road. “Queste tecnologie – chiarisce Armani -permetteranno con sistemi Wireless, di collegare il veicolo e l’utente alla strada attraverso Wi-Fi in motion (2,4/5 GHz) che offre una continuità del segnale ai veicoli in movimento fino a 130 km/h, di ampia capacità di segnale pensata per scambio dati in continuo, con rapidi e sicuri “handover”, tali da mantenere sempre attiva la comunicazione lungo il tratto stradale nel passaggio da un’access point ad un altro, e attaverso sistemi Dedicated Short Range Communications (DSRC) a 5,9 gigahertz (GHz) che consentiranno l’implementazione di servizi innovativi ed interattivi di Infomobilità, sicurezza e connettività, nell’ottica della gestione intelligente di tutte le infrastrutture stradali e dello sviluppo di servizi orientati V2I (Vehicle-to-Infrastructure)e V2V (Vehicle-to-Vehicle) in un’ottica di guida autonoma dei veicoli. Le informazioni, nel rispetto della privacy, di quel sensore viaggiante che è lo smartphone, consentiranno, coordinato con altri sistemi tra cui le telecamere ‘intelligentì, di individuare correttamente i flussi di traffico in tempo reale su tutta l’arteria favorendo la mobilità, l’ottimizzazione dei percorsi e la sicurezza. Sarà possibile comunicare e interagire con gli utenti della strada in modalità ‘user friendly’ e nella propria lingua. Segnaleremo dinamicamente la presenza di cantieri in corso, proporremo percorsi alternativi, avremo la ripetizione a bordo veicolo della segnaletica stradale o prescrizioni anche momentanee di restrizioni al traffico della strada. Potremmo indicare a operatori commerciali che trasportano merci limitazioni, suggerimenti o obblighi di percorso”.
“E, cosa molto importante, non sarà più necessario scendere dal veicolo per comunicare tramite colonnina SOS con le sale operative Anas ma dialogheremo tramite SOS On Board nella comodità e nella sicurezza dell’abitacolo del veicolo. Sarà possibile implementare canali Wi-Fi dedicati per gli utenti della strada, privati e operatori della logistica, per gli operatori per l’emergenza e per le forze dell’ordine. Si potranno fronteggiare tempestivamente situazioni di pericolo, per esempio di tipo meteorologico, comunicando in Broadcasting informazioni a tutti coloro che sono presenti sulla strada e sul corridoio territoriale attraversato. La Smart Road è anche monitoraggio puntuale della infrastruttura stradale. Verranno implementate tecnologie di connessione a sistemi di rilievo dello stato delle infrastrutture quali ponti, viadotti e gallerie, stato del manto stradale, aree a possibile dissesto idrogeologico, con l’integrazione tecnologica di sistemi che consentiranno la verifica del comportamento degli utenti quali il sistema Anas Vergilius (controllo velocità media) e l’introduzione di sistemi Weigh in Motion (controllo peso traffico pesante). Per quanto riguarda il ‘corridoio energeticò, il progetto Smart Road è concepito all’insegna della sostenibilità: è prevista, infatti, la realizzazione di apposite aree denominate ‘Green Island’, ogni 30 km circa, in cui verrà prodotta energia elettrica rinnovabile, fotovoltaica e/o eolica”.
“Dalle Green Island verrà distribuita energia pulita che alimenterà tutti gli apparti della Smart Road. Nelle Green Island saranno installati sistemi di ricarica veicoli e sistemi di ricarica di droni per il monitoraggio e le ispezioni di opere civili strategiche e per utilizzare gli stessi per una sorveglianza in continuo della strada stessa anche a fini di pubblica sicurezza. Stiamo pensando anche all’alimentazione elettrica del traffico pesante che richiede un’alimentazione elettrica pressoché continua dal momento che non esistono ancora batterie in grado di alimentare veicoli di grandi dimensioni. In questo ambito la ricerca, in collaborazione con Rfi, procede su due fronti: una possibile rete di alimentazione aerea come per i filobus o una tecnologia a induzione creando un campo elettromagnetico sotto il manto stradale”. Comunque il progetto Smart Road è destinato ad estendersi per 2.500 km. “Lo scorso 14 novembre – riferisce il presidente dell’ Anas – sono stati pubblicati altri quattro bandi di gara Smart road del valore complessivo di 140 milioni di euro relativi alla fornitura e installazione di sistemi tecnologici avanzati per l`infomobilità e la sicurezza lungo circa 2.500 km di rete Anas distribuiti su tutto il territorio nazionale”.
“Nel dettaglio, i quattro bandi di gara prevedono un investimento di 60 milioni di euro per l`implementazione tecnologica di circa 1.500 km distribuiti su tutta la rete Anas, a cui si aggiungono – fino ad arrivare ad una copertura di circa 2.500 km – 30 milioni di euro per gli interventi sul Grande Raccordo Anulare di Roma e sull’Autostrada A91 Roma-Fiumicino; 30 milioni di euro per la dotazione tecnologica lungo l’itinerario Orte – Mestre della E45 ed E55 e 20 milioni di euro per quella dell’Autostrada A19 Palermo- Catania. Abbiamo poi messo in campo una grande campagna di manutenzione straordinaria con un investimento di 76 milioni per il mantenimento in efficienza degli impianti e realizzazione di interventi straordinari per implementare gli impianti tecnologici esistenti, con conseguenti benefici in termini di comfort e sicurezza per la guida”.
E un aiuto può arrivare anche dal cielo. “Uno dei nostri obiettivi è di superare la logica dell’intervento episodico o emergenziale e di ‘leggerè i caratteri dell’infrastruttura e degli eventi che si verificano, per intervenire prevenendo le criticità per la sicurezza, il comfort di guida e la funzionalità della rete. In questa ottica stiamo lavorando con il Dipartimento di ingegneria civile dell’università La Sapienza di Roma per il monitoraggio superficiale, tramite Sensori Satellitari. L’attività è condotta utilizzando anche i dati di archivio dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) tramite il sistema di satelliti radar di osservazione terrestre Cosmo SkyMED”. E la ‘nuovà Anas pensa anche alla riduzione dei consumi energetici: “il Consiglio di Amministrazione – dice ancora Armani – ha approvato il progetto #greenlight che si pone l’obiettivo di ridurre i consumi energetici per l’illuminazione nelle gallerie della rete stradale di competenza. Il progetto, per un investimento complessivo pari a circa 155 milioni di euro, prevede la sostituzione dei corpi illuminanti obsoleti con LED di ultima generazione con regolazione puntuale e monitoraggio consumi”.
“L’obiettivo del piano #greenlight riguarda non solo la riduzione dei consumi e la migliore gestione impianti di illuminazione, ma anche l’innalzamento dei livelli di sicurezza all’interno delle stesse gallerie, potenziando la visibilità e la qualità di diffusione delle luci artificiali. Su un numero complessivo di 1.300 gallerie in gestione, abbiamo individuato 708 gallerie su cui intervenire prioritariamente con il piano #greenlight. Il piano si articolerà in due fasi. Una prima tranche di investimenti per circa 45 milioni di euro, con cui si realizzeranno interventi su circa 200 gallerie nel triennio 2017-19. Una seconda tranche per 110 milioni di euro da attivare successivamente. Con il programma #greenlight è stimato un considerevole risparmio che consentirà ad Anas di rientrare dell’investimento iniziale in circa 7 anni, al netto dei previsti ribassi in fase di gara.