Arresti in Sacal, Dieni: “Oliverio dica se società può gestire i tre aeroporti”

Carlomagno

aeroporto lamezia«I nostri dubbi su Sacal e sul suo management, purtroppo, trovano oggi una prima conferma nell’inchiesta della Procura di Lamezia Terme, nell’ambito della quale sono finiti agli arresti domiciliari i vertici della società che, da pochi mesi, ha in gestione tutti gli aeroporti calabresi». È quanto afferma la deputata del M5S Federica Dieni.

«I reati contestati – continua la parlamentare – vanno dalla corruzione al peculato, dal falso all’abuso d’ufficio. Nel mirino dei magistrati ci sono gli appalti, tra cui la realizzazione della nuova pista, ma anche le assunzioni e i contratti di 18 stagisti nell’ambito del programma Garanzia giovani».

«Insomma – commenta Dieni –, ce n’è abbastanza per ipotizzare una possibile gestione allegra da parte di una società pubblica/privata che ora, grazie al bando Enac, che prevedeva una corsia preferenziale per chi si fosse candidato a gestire più aeroporti, si ritrova a governare i tre scali calabresi. Sacal, ironia della sorte, si occuperà anche del “Tito Minniti” di Reggio Calabria, un aeroporto che, in quanto a malagestione, ha già una lunga e triste esperienza».

«Per quanto mi riguarda – prosegue la deputata 5 stelle –, ho sempre espresso le mie perplessità nei riguardi di Sacal, del suo management e, soprattutto, della sua solidità economica. In tempi non sospetti avevo chiesto prudenza e aveva invitato chi di dovere a non affidarsi totalmente a una società finita al centro di diverse inchieste giudiziarie e dai bilanci quanto meno ballerini. Sono stata una facile profeta».

«Il governatore Oliverio, assieme al ministro dei Trasporti Delrio – aggiunge Dieni –, hanno invece appoggiato fin da subito l’operazione di Sacal, mostrandosi più che favorevoli alla gestione unica degli scali. Ed ecco qual è ora il risultato: tre aeroporti allo sbando e privi di un management».

«Il ministero dei Trasporti, la Regione Calabria e l’Enac – conclude la parlamentare del Movimento –, devono adesso e una buona volta verificare lo stato finanziario di Sacal e confermare se la società, alla luce della recente operazione giudiziaria, è in grado di portare avanti il compito che le è stato assegnato. La Calabria e i suoi aeroporti non possono più permettersi passi falsi».