Blitz antimafia in Veneto, 3 arresti e 36 indagati in clan Grande Aracri

Carlomagno

Dia Direzione investigativa antimafiaÈ stata anche la collaborazione di un pentito calabrese della ‘ndrangheta a far scattare stamane l’operazione Valpolicella con un bilancio di 3 arresti, 36 indagati e 14 perquisizioni tra Veneto, Emilia Romagna e Lombardia.

In particolare, le città in cui sono stati effettuati gli interventi sono Venezia, Verona, Vicenza, Cremona, Reggio Emilia, Bologna e Catanzaro. I reati contestati sono, a vario titolo, di associazione di stampo mafioso, estorsione, rapina, usura e frode fiscale.

Arrestati Francesco Frontera, nato a Crotone 42 anni fa, domiciliato in provincia di Verona; la moglie Alexandra Dobricanovic, di 34 anni, di origine serba, posta ai domiciliari per via dei due figli minori e Carlo Scarriglia, 24 anni, nato a Crotone ma residente a San Bonifacio (Verona). Frontera si trova già in carcere a Bologna perché coinvolto nell’operazione “Aemilia”, scattata tempo fa contro il clan Grande Aracri di Cutro con solidi radicamenti al nord Italia.

La banda, secondo la ricostruzione del procuratore reggente di Venezia Adelchi d’Ippolito, faceva capo ai tre indagati. I due arrestati erano titolari di aziende del settore edile del Veronese che, attraverso sovrafatturazioni e l’aiuto, più o meno volontario, di altri imprenditori, riuscivano a riciclare i soldi frutto di attività illecite. Chi non accettava le regole del gioco veniva minacciato. Nel corso delle perquisizioni la Dia di Padova ha recuperato una pistola 7.65 con 93 proiettili e vario denaro contante.

Tra le persone individuate dagli investigatori dopo molti mesi di indagine, vi è un pregiudicato, segnalato come contiguo a personaggi affiliati alle cosche crotonesi Grande Aracri e Dragone, e altri uomini collegati alla ‘ndrangheta, che operavano sempre nel settore edile.

Nel corso dell’operazione è stata sequestrata copiosa documentazione che formerà oggetto di approfondimento da parte degli organi inquirenti.