Dopo due anni è morta l’agente Sissy Trovato, era stata ferita in ascensore

Carlomagno

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Sissy Trovato Mazza
A destra l’agente Sissy Trovato Mazza

Dopo due anni di agonia non ce l’ha fatta Sissy Trovato Mazza, la poliziotta penitenziaria calabrese trovata esanime nell’ascensore del carcere femminile di Venezia dopo essere stata ferita a colpi di arma da fuoco da ignoti. In un primo momento si parlava di suicidio, ma più testimonianze portano ora il caso come omicidio. La donna sarebbe stata uccisa e non il contrario, come qualcuno vorrebbe far credere.

“La scomparsa della giovane agente di Polizia Penitenziaria Sissy Trovato Mazza dopo due anni di agonia e sofferenza è una notizia tristissima che addolora profondamente tutti, familiari, amici e l’intera Amministrazione della quale faceva parte”.

Lo afferma in una nota il Capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Francesco Basentini dopo la morte dell’agente che due anni fa fu ridotta in stato vegetativo da un colpo di pistola esploso da mano ignota nel vano dell’ascensore dell’ospedale civile di Venezia, dove era in servizio esterno. Originaria di Taurianona, in provincia di Reggio Calabria, lavorava infatti nel carcere femminile della Giudecca.

“La sua battaglia – prosegue Basentini – si è conclusa ieri sera. Ma io mi auguro che la stessa determinazione con la quale Sissy ha dimostrato di voler rimanere aggrappata alla vita sia da sprono, ora più che mai, per l’accertamento della verità e venga fatta finalmente piena luce su quanto accaduto quel terribile giorno. Lo dobbiamo a lei, alla sua famiglia, ai suoi cari e a tutti i suoi colleghi, che non hanno mai smesso di innalzare una preghiera per lei in questi due anni”.