Sequestrato patrimonio immobiliare per un milione di euro a due imprenditori

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

finanza catanzaro

I Finanzieri del Comando provinciale della Guardia di finanza di Catanzaro, coordinati dal Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Salvatore Curcio, e dal pm Marta Agostini, hanno dato esecuzione, nei confronti di Alfredo Mercuri, di 55 anni e Vincenzo Mercuri (82), al sequestro preventivo di un patrimonio costituito da beni immobili del valore complessivo di circa un milione di euro.

L’odierna attività è successiva all’esecuzione della misura cautelare e reale emanata, nelle scorse settimane, da Rossella Prignani, Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lamezia Terme, con la quale era stato disposto nei confronti, tra gli altri, di Alfredo Mercuri e Vincenzo Mercuri, il sequestro di somme di denaro e delle quote di due società, operanti nel settore della fabbricazione e commercializzazione del legno e dell’acciaio, fino alla concorrenza della somma di circa 2,5 milioni di euro.

Le indagini, con le quali erano stati raccolti molteplici elementi che avevano permesso di ritenere esistente un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di innumerevoli reati di bancarotta fraudolenta e di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte ai danni dell’erario, avevano disvelato un artificioso sistema fraudolento posto in essere da alcune società con sede a Lamezia Terme, Milano e Torino e riconducibili al “Gruppo Mercuri”, nota famiglia imprenditoriale lametina.

Era stato accertato, che talune loro società, dopo aver accumulato consistenti debiti di natura tributaria e contributiva, negli anni antecedenti alla dichiarazione di fallimento, erano state svuotate di tutti i beni, in favore di altre imprese, sempre riconducibili al medesimo nucleo familiare, gestite direttamente dagli stessi ovvero affidate a prestanome.

Le investigazioni delle fiamme gialle del Gruppo di Lamezia Terme, all’esito di specifiche direttive dell’autorità giudiziaria, hanno consentito di individuare ulteriori patrimoni nella titolarità degli indagati da proporre a sequestro per soddisfare quanto disposto dal giudice delle indagini preliminari con la propria ordinanza.
In particolare, si tratta di quattordici terreni, una multiproprietà sita in una località sciistica della provincia di Trento ed un immobile adibito a magazzino commerciale sito nel centro cittadino di Lamezia Terme.