Diversi lavoratori in nero scoperti in un ristorante e in una discoteca, sanzioni

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

I finanzieri della Compagnia di Soverato hanno individuato due locali soveratesi, in particolare un ristorante e una discoteca, nei quali venivano impiegati numerosi lavoratori – rispettivamente 4 nel ristorante e oltre 10 presso la discoteca, tra personale di sala, addetti alla sicurezza e staff con diverse funzioni – non legittimamente assunti e per giunta non abilitati alla specifica mansione che gli stessi sono stati sorpresi a svolgere.

Le attività ispettive, disposte dal comando provinciale della Gdf di Catanzaro, sono state sviluppate in maniera trasversale, e hanno consentito di raccogliere un gran numero di elementi informativi derivanti dalla costante attività d’intelligence e di controllo economico del territorio nonché dai database a disposizione del Corpo. Ai responsabili delle attività sono state elevate sanzioni.

“Orientati alla riduzione illegale dei cosiddetti “costi di struttura” (fiscali, organizzativi e del lavoro) al fine di massimizzare i profitti e ottenere vantaggi competitivi impropri, il lavoro nero e quello irregolare – è scritto in una nota della Fiamme gialle -, pregiudicano inevitabilmente gli equilibri economici e finanziari del Paese e costituiscono una piaga per l’intero sistema economico, poiché sottraggono risorse all’erario, minano gli interessi dei lavoratori, talvolta sfruttati, e si traducono in competizione sleale nei confronti delle imprese oneste”.