Dal carcere inviò minacce di morte a Gratteri, arrestato

Carlomagno

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Nicola Gratteri

Dal carcere avrebbe inviato una lettera anonima contenente gravi minacce di morte a Nicola Gratteri, allora procuratore di Catanzaro e oggi a Napoli, e al pm Debora Rizza.

Con l’accusa di minacce a pubblico ufficiale aggravata dal metodo mafioso agenti delle squadre mobili di Salerno e Catanzaro hanno tradotto in carcere Salvo Gregorio Mirarchi, di 32 anni, considerato il presunto autore delle intimidazioni.

Le indagini – spiega una nota degli investigatori – hanno preso le mosse da una lettera pervenuta presso la Procura della Repubblica di Catanzaro diretta nei confronti del procuratore Nicola Gratteri, all’epoca dei fatti Procuratore della Repubblica di Catanzaro, nella quale un anonimo formulava gravi minacce di morte nei confronti del medesimo magistrato e di un sostituto procuratore della Repubblica (Debora Rizza), per il caso in cui, entro la fine del 2023, il suo autore non fosse stato liberato dallo stato di custodia in carcere in cui si trovava per altri reati.

Dall’analisi del testo nella lettera minatoria gli agenti hanno individuato l’indagato Mirarchi come suo possibile autore e, per avene conferma, la Procura di Salerno (competente su reati che riguardano gli uffici giudiziari di Catanzaro, ndr) ha disposto due diverse consulenze grafologiche da parte della Polizia scientifica su due diversi missive provenienti dall’indagato a quei tempi detenuto in carcere.

Come sia stato possibile non è dato sapersi, dal momento che nei penitenziari ogni corrispondenza in entrata e in uscita dovrebbe essere sottoposta a censura.